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Roma, paziente muore dissanguato durante un’operazione: tre chirurghi rinviati a giudizio

Tre chirurghi della clinica Villa Betania di Roma sono stati rinviati a giudizio per omicidio colposo e falso in merito alla morte di un uomo, Giulio Di Cicco, avvenuta nel marzo del 2017: il 78enne è deceduto durante un’operazione dopo aver perso quattro litri e mezzo di sangue. Secondo la procura i tre avrebbero commesso un errore cercando di coprirlo manipolando la cartella clinica del paziente.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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Sono tre i medici rinviati a giudizio per omicidio colposo e falso al termine dell'abbreviato sulla morte di Giulio Di Cicco, un uomo 78 anni morto nel marzo del 2017 dopo un'operazione avvenuta nella clinica Villa Betania di Roma. Secondo quanto riportato da Corsera i tre chirurghi avrebbero tentato di manipolare la cartella clinica del paziente a seguito di un errore commesso proprio durante l'intervento chirurgico: Di Cicco secondo quanto emerso dalle indagini infatti sarebbe morto dopo aver perso circa quattro litri e mezzo di sangue. A causare la forte emorragia durante un'operazione di esportazione della vescica sarebbe stata l'incisione, per errore di una vena.

Morto dissanguato durante un intervento chirurgico: i medici avrebbero tentato di manipolare la cartella clinica

L'uomo sarebbe andato poi in arresto cardiaco, per ben due volte, prima di morire. Mentre i tre medici, a seguito dell'errore commesso, secondo la procura di Roma, avrebbe manipolato la cartella scrivendo che l'uomo avrebbe perso durante l'operazione solo due litri di sangue e che sarebbe andato in arresto cardiaco solo una volta. Ricostruzione dei fatti smentita dall'anestesista, poi assolto al termine del rito abbreviato, che avrebbe raccontato quanto accaduto. A dare il via alle indagini era stata la compagna della vittima che dopo la morte del 78enne aveva presentato una denuncia facendo poi emergere quanto accaduto.

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