Roma ostaggio dei tifosi olandesi, domani il faccia a faccia tra Marino e Alfano
Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha chiamato esplicitamente in causa Alfano, lo stesso hanno fatto esponenti politici di ogni schieramento politico, dalla Lega al Pd, da Forza Italia al Movimento 5 Stelle. Nel mirino la gestione dell'ordine pubblico nella Capitale, presa in ostaggio per due giorni da qualche centinaio di supporters del Feyenoord, che ha disputato questa sera all'Olimpico la gara d'andata del match di Uefa Europa League contro la Roma. Poi in serata un colloquio telefonico tra Marino e Alfano, domani l'incontro di chiarimento sulla gestione dell'ordine pubblico in città.
Che qualcosa non abbia funzionato è sotto gli occhi di tutti, così nel mirino finiscono le scelte di questura e prefettura. Sono in particolare quattro gli aspetti nella gestione dell'ordine pubblico su cui il Viminale avrebbe chiesto di ricevere una dettagliata relazione: l'ordinanza che vietava la vendita di alcolici emessa con gli hooligans olandesi già arrivati in città, nessuna attività di contrasto ai venditori abusivi, l'assenza di un piano per ‘canalizzare' e contenere i tifosi più turbolenti prima di scortarli allo stadio, lo scambio d'informazioni con i colleghi olandesi che non ha funzionato. E se le forze dell'ordine sono apparse impotenti in piazza di Spagna, la realtà è che un intervento immediato con scudi e manganelli avrebbe avuto effetti irrimediabili. Ma alla fine gli agenti sono dovuti intervenire per liberare la piazza, così ci si chiede se la loro presenza immobile per ore non abbia avuto l'effetto contrario di quello sperato, ovvero quello di surriscaldare gli animi.