Roma, nuovo sequestro di pasticche Yaba, la ‘droga della pazzia’
I carabinieri della Stazione Roma Quadraro hanno arrestato un 24enne del Bangladesh per detenzione ai fini di spaccio, sorpreso mentre usciva da un condominio di via Labico. Dopo averlo perquisito, il 24enne è strato trovato in possesso di due pasticche di Yaba e la somma di 20 euro. A quel punto, i militari hanno voluto vederci chiaro e approfondire. Sono andati a casa dell'uomo e hanno trovato e sequestrato diverse bustine contenenti, in totale, 265 pillole di Yaba, la smart drugs definita ‘droga della follia'. Il 24enne dopo l'arresto è stato accompagnato presso la sua abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.
Che cosa sia la Yaba è tristemente noto a coloro che si occupano di droghe e dei loro danni e anche ai ragazzi che frequentano le discoteche o determinati ambienti. È una sostanza metamfetaminica molto simile per composizione ad un'altra droga nota, lo shaboo. È "fabbricata dai Wa, una popolazione delle montagne birmane, antichi tagliatori di teste diventati baroni della droga" si legge su ‘Universo droga, glossario enciclopedico delle sostanze d'abuso e delle piante di impiego allucinogene', a cura della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.
Si tratta di pillole che hanno forte odore di vaniglia e sono più piccole della pasticche di ecstasy. Il loro effetto? Facilitano la produzione cerebrale di dopamina, una sostanza che provoca un intenso senso di piacere e di benessere. Il fatto che agisca sul centro dopaminico piuttosto che sulle vie serotoniniche fa, però, salire considerevolmente la sua capacità di indurre dipendenza. Si stima che la capacità a creare dipendenza psichica delle pillole thai sia tre volte quella dell'ecstasy. Gli effetti durano dalle 8 alle 24 ore, possono essere paragonati a quelli causati dall'abuso di crack. Le amfetamine thailandesi sono, infatti, un potente eccitante, che rende euforici, aumenta l'attenzione, la fiducia in se stessi e l'aggressività.