Roma, neonata muore al Policlinico Umberto I: “Uccisa da un’infezione contratta in ospedale”
Una neonata di due mesi è morta al Policlinico Umberto I di Roma mentre era ricoverata nel reparto di terapia intensiva neonatale. Il decesso risale allo scorso 10 ottobre 2018, ma la notizia è venuta alla luce solo ora, tre mesi dopo. Da quanto si apprende la piccola, nata prematura il 22 agosto sempre all'Umberto I, sarebbe stata uccisa da un'infezione contratta durante il ricovero ospedaliero, non avendo mai lasciato il Policlinico.
I genitori della bambina hanno presentato una denuncia alla Procura di Roma, chiedendo che venga aperto un fascicolo per il reato di omicidio colposo. La piccola era nata con un cesareo alla trentesima settimana di gravidanza, due mesi e mezzo prima della data presenta del parto. Rimasta in ospedale sotto osservazione e posta all'interno di un incubatrice, dopo alcuni giorni avrebbe contratto l'infezione da Serratia marcescens come stabilito dall'autopsia. Si tratta di un batterio il cui principale fattore di rischio, per pazienti di tutte le età, è proprio il ricovero in ospedale e in particolare l'inserimento di strumentazione per la respirazione artificiale, per l'alimentazione o la trasfusione, o di cateteri.
In soggetti sani e adulti l'infezione da Serratia marscens, per quanto si tratti di una circostanza da non sottovalutare, guarisce con una semplice terapia antibiotica. Nel caso di bambini molto piccoli o anziani in precarie condizioni di salute può invece portare fino alla morte. Da quanto si apprende la Procura di Roma nei prossimi giorni avvierà le indagini preliminari e acquisirà tutti gli elementi utili a chiarire se ci siano responsabilità individuabili e perseguibili nella morte della bambini, a cominciare dalle cartelle mediche.