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Roma, minorenne rom si finge Casamonica e ricatta 17enne: “Dammi 800 euro o ti picchio”

Un minorenne rom si è finto un esponente del clan Casamonica per ricattare un 17enne e minacciarlo continuamente con chiamate e messaggi WhatsApp. Diceva alla vittima che se non gli avesse consegnato 800 euro lo avrebbe rintracciato e picchiato. Il ragazzo ha confessato tutto ai genitori, che si sono rivolti alla Polizia Postale e hanno fatto arrestare il baby estorsore.
A cura di Natascia Grbic
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Un minorenne rom ha tentato di estorcere centinaia di euro a un ragazzo di 17 anni fingendo di essere un esponente del clan Casamonica. Minacce e chiamate, messaggi continui su WhatsApp che hanno terrorizzato il 17enne vittima di estorsione, convinto che sarebbe stato picchiato di lì a breve se non avesse consegnato il denaro. La somma richiesta ammontava a 800 euro: e il minorenne non aveva nessuna intenzione di cedere. Non finché non avesse avuto i soldi richiesti. Il 17enne però, dopo aver resistito un po' di tempo e cercato di controllare la faccenda, ha detto tutto ai genitori, che si sono rivolti alla Polizia Postale. E così le forze dell'ordine hanno rintracciato il baby estorsore: e dato che il minorenne non era nuovo a reati di questo tipo, l'autorità giudiziaria per i minori ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari con l'accusa di tentata estorsione continuata aggravata. È stata la Polizia postale a eseguire il provvedimento.

Arrestato baby estorsore: non era il primo reato

I tentativi di estorsione sono iniziati qualche tempo fa, quando il 17enne ha incontrato il minorenne rom su via Marmorata. Durante questo primo contatto, il ragazzino ha chiesto alla sua vittima di consegnargli 800 euro. Somma che lui, ovviamente, non aveva. Ha così finto che l'avrebbe trovata in poco tempo, ma è stato costretto a lasciargli il numero di telefono. Ed è allora che per il 17enne è iniziato l'incubo: l'estorsore, fingendo di essere un appartenente al clan dei Casamonica, minacciava continuamente il giovane di consegnargli il denaro, altrimenti lo avrebbe picchiato. Dopo la denuncia fatta dai genitori del ragazzo, le forze dell'ordine hanno avviato delle indagini informatiche che hanno portato all'identificazione del baby estorsore: ed è stato anche scoperto che non era la prima volta che commetteva un reato del genere. Dopo averlo tradotto agli arresti domiciliari, gli agenti hanno sequestrato il cellulare con cui ricattava la sua vittima per sottoporlo ad analisi informatica.

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