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Roma, massacrò di botte un anziano: arrestato un uomo per tentato omicidio e rapina

Un 53enne è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e rapina per aver aggredito e massacrato di botte un anziano al Corviale, per rubargli la spesa e 6 euro. Il 75enne, ridotto in fin di vita, è stato soccorso in ambulanza e ricoverato in terapia intensiva all’ospedale San Camillo di Roma.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto di repertorio
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Ha massacrato di botte e ridotto in fin di vita un anziano per sottrargli la spesa e 6 euro. I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Tribunale di Roma, nei confronti di un 53enne, cittadino della Repubblica Ceca, senza fissa dimora e con precedenti. L'uomo è finito in manette ed è stato arrestato perché ritenuto responsabile del reato di tentato omicidio e rapina. Il provvedimento è stato possibile grazie a una complessa attività diretta dal Pubblico Ministero della Procura che si occupa di reati contro il patrimonio. Le indagini sono partite dopo un sopralluogo sul luogo dell'accaduto: i militari hanno raccolto alcune testimonianze e recuperato il telefonino che l'aggressore ha perso durante la fuga, un elemento che si è rivelato poi di fondamentale importanza nell'individuazione dell'arrestato.

Anziano massacrato di botte per la spesa e 6 euro

I fatti risalgono al 21 dicembre 2018 e sono accaduti nel quartiere popolare Corviale di Roma. Vittima dell'aggressione un 75enne. Secondo i militari che hanno ricostruito la dinamica dell'accaduto, l'uomo ha incontrato l’anziano, che rientrava a casa dopo aver fatto la spesa e, presolo di mira, lo ha colpito con pugni al volto, di una violenza inaudita. Poi, gli ha rubato le buste che portava con sé e il portafogli che conteneva soltanto 6 euro ed è scappato, lasciandolo disteso a terra. L’anziano, per i colpi ricevuti, è rimasto gravemente ferito, è stato soccorso con urgenza e trasportato con l'ambulanza all'ospedale San Camillo di Roma. Arrivato nel nosocomio in fin di vita, i medici lo hanno sottoposto alle cure necessarie e ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Ancora oggi, a distanza di oltre tre mesi si trova ancora degente in ospedale per danni cerebrali permanenti.

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