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Roma, moglie maltratta il marito: se stendeva o puliva male lo chiudeva in soffitta

Una donna di 48 anni non potrà più avvicinarsi al marito, costretto per anni a subire continue violenze fisiche e psicologiche. È successo a Monteverde, nella città di Roma. L’uomo veniva chiuso in soffitta se puliva male i piatti o non stendeva bene il bucato, e non poteva mangiare perché gli veniva versata candeggina sul cibo.
A cura di Natascia Grbic
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Veniva chiuso in soffitta se non lavava bene i piatti, non puliva a dovere i panni e la casa, e stendeva male il bucato: vittima di queste continue vessazioni e maltrattamenti, un uomo sposato con una 48enne originaria del Perù e residente a Monteverde, nella città di Roma. Quest'ultima umiliava e vessava continuamente il marito, sottoponendolo a violenze fisiche e psicologiche. L'uomo ha vissuto per anni un vero e proprio incubo: non riusciva a mangiare perché la moglie gli versava la candeggina sul cibo, rischiando di avvelenarlo, era costretto a correre per le scale o farle di fretta in modo da cadere e farsi male. Spesso veniva rinchiuso nella soffitta e gli era impedito di avvicinarsi alla casa familiare. Una lunga serie di violenze e maltrattamenti fisici e psicologici, che l'uomo non ha mai denunciato finora perché timoroso di perdere il figlio avuto con la donna. Fino a che non è intervenuto il fratello, che ha deciso di mettere fine a questa spirale di crudeltà.

Maltrattava il marito con violenze fisiche e psicologiche

Per porre fine alle sofferenze dell'uomo, si è reso necessario l'intervento della Polizia di Stato. Gli agenti del commissariato Monteverde, dopo una lunga serie di indagini volte ad accertare i fatti e il racconto delle violenze subite dal marito della donna, hanno notificato alla 48enne un'ordinanza di applicazione del divieto di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento al marito. A emettere la disposizione è stato il Tribunale ordinario di Roma al termine delle indagini preliminare, condotte sulla base delle risultanze investigative raccolte dai poliziotti. La donna adesso non potrà più vessare il marito e non può più avvicinarsi a lui: finiscono così tutta una serie di violenze cui l'uomo è stato costretto per anni, e che l'hanno portato a vivere in uno stato continuo di prostrazione fisica e psicologica. Adesso l'incubo è finito.

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