Roma, l’ennesimo scontrino shock: 120 euro per 3 hot dog e un panino
Ha fatto molto discutere, nelle scorse settimane, uno scontrino da 430 euro euro rifilato a due turiste giapponesi in uno dei tanti ristoranti ‘acchiappaturisti' del centro di Roma. Storie simili accadono tutti i giorni e spesso, molto spesso, si tratta di truffe legalizzate: tutto, infatti, è riportato nel menu, ma spesso i turisti non sono in grado di decifrare i trucchi che vi sono nascosti all'interno. Ad esempio, tra i piatti a prezzi ‘normali' sono nascosti prezzi a peso, all'etto o al chilo, per grigliate di pesce e fiorentine. Quei 10 euro, o 20 euro, indicati sul menu sono infatti prezzi all'etto e quindi, poi, sul conto possono lievitare fino a centinaia di euro per una sola grigliata di pesce (che ovviamente viene pesato intero, con tanto di testa e coda).
L'ennesimo episodio in un bar di via della Conciliazione
Un episodio simile è accaduto, denuncia il Messaggero, a una famiglia di turisti pugliesi in vacanza a Roma: dopo aver visitato i Musei Vaticani e la Cappella Sistina hanno deciso di fermarsi per un pranzo veloce in un bar di via della Conciliazione. Purtroppo, a posteriori la scelta non è stata felicissima perché si sono visti recapitare un conto di oltre 100 euro per tre hot dog e un panino più bevande. I titolari del locale rispondono che i prezzi erano tutti indicati sul menu (anche se su alcune fotografie della lista dei cibi caricate su internet, magari vecchie, sembrerebbe che gli hot dog costino di meno). "Ventidue euro per ogni hotdog. Un wurstel con le patatine, quasi 20 euro di servizio. Pensare che la sera prima eravamo andati in un ristorante dietro al Pantheon: abbiamo speso lo stesso, ma per una cena completa", ha raccontato il turista al Messaggero.