Roma, la grande fuga da Forza Italia è iniziata: tutti vogliono entrare nella Lega
Prima è stata la volta di quelli che si sentivano marginalizzati nei Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, consiglieri ed esponenti della destra romana non perfettamente allineati con la leadership esercitata dal potente vicepresidente del Senato Fabio Rampelli sul partito a Roma, ora è cominciata la grande fuga anche da Forza Italia. Tutti di corsa cercano un posto (e domani chissà, di una ricandidatura o di una poltrona) nella Lega di Matteo Salvini. La Lega nella capitale è un partito di transfughi. E se questo da una parte è una forza, portando in dote consiglieri e dirigenti preferenze e rapporti con il territorio, dall'altra c'è il rischio di strutturare un partito disomogeneo e fatto di correnti e potentati, oltre che provocare rapporti tesi con gli alleati che vedono le loro file assottigliarsi di tutti i folgorati sulla via di Matteo verso il Campidoglio.
L'altro ieri Davide Bordoni, dominus di Forza Italia sul litorale romano e consigliere comunale, ha ufficializzato il suo ingresso nella Lega, andando a raggiungere l'ex Fratelli d'Italia Maurizio Politi con cui ha dato vita a un nuovo gruppo in aula Giulio Cesare. Ieri è stata la volta di due consiglieri municipali: Piero Cucunato in IX Municipio e Sandro Toti in VII Municipio hanno lasciato Forza Italia per passare alla Lega. Due passaggi diretta conseguenza dell'addio di Bordoni, storico referente politico dei due consiglieri. "Seguo l'amico di sempre Bordoni in questo nuovo progetto", scrive Cucunato. Fa eco in una nota quasi identica Toti: "Se si vuole fermare il disastro di Roma c'è bisogno di fare di più e la Lega sarà pilastro e baricentro per una risposta decisa". Festeggia il coordinatore romano del partito Claudio Durigon, che si può dire più che soddisfatto nell'aver pescato a piene mani tra le file degli alleati.