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Roma, la denuncia di uno studente: “Sul tram la polizia ti controlla solo se nero”

Uno studente ha assistito ai controlli di sei poliziotti alla fermata del tram a Porta Maggiore, Roma: “I bianchi vengono lasciati stare, ai neri vengono chiesti i documenti e, se hanno una borsa, viene perquisita”. L’associazione AlterEgo: “Pratiche discriminatorie e abusi da parte delle forze dell’ordine”.
A cura di Alessia Rabbai
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"I bianchi vengono lasciati stare, ai neri vengono chiesti i documenti e, se hanno una borsa, viene perquisita". E' la scena alla quale si è trovato ad assistere uno studente lo scorso sabato, scendendo dal tram a Porta Maggiore. Il ragazzo ha denunciato l'accaduto, pubblicando un post su Facebook. "Alla fermata ci sono sei poliziotti che salgono e iniziano a fare controlli. Un ragazzo viene fatto scendere e identificato". Ma il giovane, stupito di ciò che stava accadendo ha chiesto chiarimenti alle forze dell'ordine: "Mi hanno risposto che ogni extracomunitario che transita per porta Maggiore è passibile di sospetto".

Poi, continua il racconto dello studente: "Alle mie proteste per l'affermazione evidentemente razzista vengo prima a mia volta identificato e poi minacciato di denuncia per aver detto che stanno contribuendo al clima di razzismo nel paese". Entrambi sono stati poi lasciati andare. "Ciononostante uno dei solerti agenti non ha potuto fare a meno di dirgli con fare minaccioso di "stare attento" a quello che fa e di comportarsi bene perché "in Italia ora funziona così".

Alterego: "Pratiche discriminatore e abusi delle forze dell'ordine"

Sull'episodio è intervenuta Alterego, associazione che combatte a difesa dei diritti individuali e collettivi, che ha definito i controlli svolti solo a danno delle persone di colore come "pratiche discriminatorie e abusi da parte delle forze dell'ordine". I fatti segnalati dallo studente "sono scene che si ripetono identiche nell’arco di diversi giorni e che sono state raccontate anche da altri passeggeri che, trovandosi ad assistere a quella situazione, hanno deciso di denunciare pubblicamente l’accaduto" ha spiegato Alterego.

"La normativa consente l’ispezione, senza provvedimento dell’autorità giudiziaria, solo in casi particolari, come la repressione o la prevenzione del traffico di sostanze stupefacenti. Ma anche questa ipotesi sembra da escludersi nelle operazioni attuate sugli autobus dalle forze dell’ordine, a meno che non si voglia dire che tutte le persone di colore presenti siano da considerarsi potenziali detentori o spacciatori di droga".

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