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Roma, incidenti stradali con moto e motorini in calo. Aci: “La prima causa sono le buche”

Secondo i dati emersi dallo studio di Aci sulla sicurezza stradale, la prima causa degli incidenti sono le buche presenti sull’asfalto, seguiti dai tombini in cattivo stato e dal comportamento scorretto degli automobilisti alla guida.Gli intervistati hanno dichiarato che i vizi dei romani alla guida non sempre vengono sanzionati.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto La Presse
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Gli incidenti con moto e motorini a Roma sono diminuiti tra 2016 e 2017. A comunicarlo è uno studio della fondazione Filippo Caracciolo di Aci, presentato questa mattina, che ha intervistato oltre 800 conducenti sul tema della sicurezza stradale. Nel 2017 gli scontri in cui sono stati coinvolti motociclisti sono 5.185 a fronte dei 5.402 del 2016, con 9 morti e 187 feriti in meno. Tuttavia nella Capitale continuano a verificarsi più di 5mila incidenti all'anno: ben 14 al giorno. In generale ottobre in cui accadono più sinistri, mentre a maggio si verificano più decessi (1 su 4). La fascia oraria della giornata in cui si concentra il maggior numero di scontri di scooter e moto è tra le 17 e le 21, durante il rientro a casa da lavoro. Ma è nelle ore notturne, tra le 22 e le 6, che si contano più morti su due ruote (34 % del totale). Secondo gli utenti della strada la prima causa degli incidenti sono le buche presenti sull'asfalto, la medaglia d'argento va ai tombini in cattivo stato mentre al terzo posto ci sarebbero gli automobilisti stessi, con i loro comportamenti scorretti alla guida. "Lo stato delle manutenzione delle strade è uno dei fattori di incidentalità maggiore – ha spiegato Giuseppina Fusco, vice presidente di Aci – Auspico, non solo per Roma ma per tutto il nostro sistema infrastrutturale di avviare politiche di recupero dell'arretrato manutentorio per salvate vite umane".

I vizi dei romani alla guida

Lo studio evidenzia anche i vizi dei motociclisti romani: secondo il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, la metà dei veicoli a due ruote della Capitale non è in regola con la revisione e il 24% dei motociclisti dichiara di usare lo smartphone mentre guida. Quattro su dieci ammettono di superare i limiti di velocità, di oltrepassare la linea continua e passare con semaforo giallo, più del 60% confessa di fare zigzag nel traffico. Comportamenti che, secondo quanto dichiarano gli intervistati, non sempre vengono sanzionati: alcuni confermano di aver ricevuto verbali per le infrazioni commesse, ma più per divieto di sosta e violazione delle corsie riservate ai mezzi pubblici. Solo il 19% delle multe puniscono l'eccesso di velocità e appena il 9% il mancato rispetto del semaforo. Lo studio rileva anche la scarsa consapevolezza degli utenti: il casco jet aperto è preferito da 67 utenti su 100, ma solo una minima parte degli intervistati dichiara di sostituirlo in caso di incidente.

Stefano (M5S): "Manutenzione e revisione degli spazi urbani"

"Per la sicurezza sulle strade serve la mera manutenzione ma soprattutto una vera revisione degli spazi urbani in città – ha detto il presidente della commissione Mobilità del Comune di Roma, Enrico Stefano, intervenuto alla presentazione – Servono poi strumenti di rilevazioni della velocità anche se l'iter per installarli è molto complicato – ha aggiunto- Su questo serve uno sforzo di tutti per rendere più snelle le norme che servono a questo aspetto, e non solo". Sulla presunta pericolosità dei cordoli, installati ad esempio lungo viale Libia, ha detto: "Sono ostacoli fissi e segnalati, non diversi dal ciglio del marciapiede, che se vengono affrontati con un comportamento alla guida adeguato creano molti problemi in meno di ostacoli non fissi e non segnalati come una doppia fila".

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