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Roma, il dg dell’Atac Rettighieri: “Penso di lasciare”. La replica del Campidoglio

Botta e risposta tra il dg dell’Atac, Marco Rettighieri e il Campidoglio. Il dg si è detto “pronto a lasciare” contestando la giunta Raggi sul numero di convogli della metro A circolanti promessi a metà settembre e sui 18 milioni promessi, ma non ancora arrivati nelle casse dell’Atac. Le repliche degli assessori Meleo e Minenna: “I numeri li ha comunicati lo stesso dg e i soldi sono già disponibili”.
A cura di Francesco Loiacono
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Il direttore generale dell'Atac, municipalizzata che gestisce il trasporto pubblico di Roma, è sul punto di presentare le proprie dimissioni. Lo ha affermato in un'intervista rilasciata all'Ansa, dopo l'ultima polemica con la giunta di Virginia Raggi: "Se sto pensando di lasciare? Sì", ha detto Rettighieri all'agenzia di stampa, per poi aggiungere: "Se non ci sono le condizioni perché dovrei rimanere?".

Le ultime tensioni tra Rettighieri e il Campidoglio sono esplose ieri, dopo una lettera inviata dal dg all'assessore ai Trasporti Linda Meleo. Nella missiva Rettighieri contestava quanto affermato dal sindaco Raggi a proposito del numero di convogli della metro A che circoleranno entro metà settembre, periodo di apertura delle scuole. Virginia Raggi aveva parlato del 95 per cento dei convogli, ma secondo Rettighieri si tratta di numeri irrealistici: "Non so da dove questo numero sia uscito e chi lo abbia potuto sostenere". Per il dg la percentuale di convogli circolanti potrebbe essere intorno all'85 per cento.

Un altro punto di dissenso tra l'amministrazione capitolina e il dg dell'Atac riguarda i 18 milioni di euro che la giunta Raggi aveva detto di aver stanziato a metà agosto in favore della municipalizzata: "Non sono ancora disponibili perché nessun bonifico è stato effettuato da Roma Capitale verso Atac", ha scritto Rettighieri nella lettera.

La missiva prosegue con un'accusa a Virginia Raggi, colpevole di aver "amareggiato me oltre che le persone che operano per raggiungere il risultato" con il suo ultimatum. L'ultimo passaggio della lettera è invece indirizzato proprio all'assessore Meleo: nel testo Rettighieri esprime il suo disappunto per alcune "ingerenze esterne" dell'assessore a proposito di una richiesta della Meleo, relativa al trasferimento di un dipendente di Atac: "Lo spostamento di alcune persone all'interno di un'azienda, partecipata o meno, non può essere influenzato in alcun modo da ingerenze esterne".

La replica del Campidoglio: "I 18 milioni ci sono"

Dopo che la lettera di Rettighieri è stata resa pubblica (dal senatore del Pd Stefano Esposito), sono arrivate puntuali le repliche di alcuni dei diretti interessati. Prima fra tutti l'assessore Meleo, che dopo aver giudicato "molto grave" il fatto che il senatore Pd abbia reso pubblico lo "scambio di comunicazioni interne tra Campidoglio ed Atac, prima ancora che queste siano giunte all'assessore di competenza", ha ricordato al direttore generale dell'Atac che "il dato del 95 per cento dei treni disponibili a settembre esplicitato dalla sindaca è stato comunicato dallo stesso dg" e che "i 18 milioni di euro per la manutenzione della metro A ci sono, stanziati con una delibera di giunta prima di Ferragosto, mentre la determina dirigenziale che dispone il pagamento è datata persino 12 agosto 2016".

Su quest'ultimo punto è intervenuto anche l'assessore al Bilancio, Marcello Minenna: "La delibera di giunta, approvata poco prima di Ferragosto, è stata resa esecutiva con una determina dirigenziale della Ragioneria Generale del Campidoglio il 17 agosto. Da quella data le somme sono entrate nella disponibilità effettiva di Atac: le risorse sono quindi state erogate nei tempi utili e funzionali all'avvio dei lavori di manutenzione della metro".

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