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Roma, il consiglio comunale all’unanimità: “No al licenziamento di Federico, l’autista aggredito”

I consiglieri hanno votato all’unanimità una mozione a prima firma del consigliere del Partito democratico Giovanni Zannola, che impegna la sindaca Raggi e la giunta “ad attivare ogni azione, nel rispetto della normativa vigente, per la salvaguardia del rapporto di lavoro dell’autista” Federico Maruca, aggredito da un passeggero e in seguito licenziato dall’azienda di cui era dipendente.
A cura di Enrico Tata
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L'autista licenziato
L'autista licenziato

Con 35 voti a favore e nessuno contro l'intero consiglio comunale di Roma ha espresso solidarietà a Federico Maruca, il 34enne autista sui bus di Roma Tpl che è stato licenziato dall'azienda Autoservizi Troiani dopo essere stato aggredito da un passeggero. I consiglieri hanno votato all'unanimità una mozione a prima firma del consigliere del Partito democratico Giovanni Zannola, che impegna la sindaca Raggi e la giunta "ad attivare ogni azione, nel rispetto della normativa vigente, per la salvaguardia del rapporto di lavoro dell'autista". Si tratta, ha commentato Zannola, "di un lavoro fatto insieme ai colleghi di opposizione per intervenire a sostegno di un nostro concittadino. Un dipendente di una società che opera nel servizio pubblico ha subito un'aggressione mentre era in servizio, ma per la sua azienda non ha più le capacità per svolgere la mansione dopo l'aggressione. C'e' stata una raccolta firme e un impegno della maggioranza, è inaccettabile che un'impresa che opera nel servizio pubblico possa interrompere un rapporto di lavoro perché una persona non è più abile a svolgere quel servizio".

Federico, aggredito da un passeggero e licenziato dalla sua azienda

Ai microfoni di Fanpage.it, Federico aveva raccontato la sua storia: "Ero al volante, ho effettuato la fermata, sono salite diverse persone e ho chiuso le porte. Una volta ripartito, sento una bottiglia che batte in continuazione e una persona che urla. Guardo dallo specchietto e vedo quest'uomo ubriaco che dà di matto. Arrivato all'altra fermata, cerco di dirgli ‘mettiti seduto, guarda che è pericoloso con la bottiglia'. Arrivo alla fermata di Finocchio, tiro il freno a mano, scendo dal posto di guida e vedo lui che inizia ad alzare la bottiglia. Paro con il braccio, lui mi dà un calcio sulla caviglia. Quasi scivolo e per tenermi in piedi uso entrambe le mani, non potendomi più parare il volto. Lui mi dà una bottigliata che mi prende sul lato sinistro. Chiamo l'ambulanza sia per me che per lui, mi portano in ospedale e riscontrano un trauma cranico,un  trauma all'avambraccio sinistro e una distorsione alla caviglia sinistra. Mi fanno una visita neurologica perché avvertivo qualcosa all'occhio. Lì per lì non trovano nulla. Lo scorso anno ho fatto due interventi per cataratta traumatica e vitrectomia e molto probabilmente dovrò affrontare un terzo intervento".

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