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Roma, scontri alla festa per i 119 anni della Lazio: 10 agenti contusi, 3 ultras fermati

Circa mille ultras della Lazio si sono ritrovati ieri notte in piazza della Libertà a Roma, zona Prati, per festeggiare i 119 anni del club. Presente anche il presidente Claudio Lotito. I festeggiamenti sono andati avanti tra cori, fumogeni e fuochi d’artificio. Da segnalare però anche scontri tra tifosi e forze dell’ordine: gli ultras hanno lanciato bombe carta e bottiglie contro la polizia che ha effettuato alcune cariche di alleggerimento.
A cura di Redazione Roma
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Le tensioni tra tifosi e polizia (Foto Francesco Pietrella via Twitter)
Le tensioni tra tifosi e polizia (Foto Francesco Pietrella via Twitter)

Doveva essere solo una festa che si rinnova ogni anno per celebrare la nascita della squadra di calcio per cui fanno il tifo. Ma ieri notte a Roma non sono mancati anche momenti di tensione tra alcuni tifosi della Lazio e le forze dell'ordine. I supporter laziali si sono ritrovati in piazza della Libertà, zona Prati, per festeggiare i 119 anni di vita del club biancocelesti. Un appuntamento ormai tradizionale al quale quest'anno ha partecipato anche il presidente della Lazio Claudio Lotito. Il patron biancoceleste ha parlato della storia del club e fatto qualche accenno al mercato (il campionato è al momento fermo ed è tempo di calciomercato). In piazza Libertà erano presenti circa mille tifosi laziali.

Scontri e cariche della polizia

I festeggiamenti sono proseguiti con cori, lancio di fumogeni e anche fuochi di artificio. Ma non sono mancati momenti di tensione. Alcuni supporter infatti, sono entrati in contatto con la polizia che presidiava la zona in tenuta antisommossa. Le forze dell'ordine hanno risposto con alcune cariche di alleggerimento nei confronti degli ultras. I tifosi hanno lanciato sassi, bombe carta e bottiglie contro le forze dell'ordine, colpendo alcuni agenti. Il bilancio è di dieci feriti tra le file delle forze dell'ordine e di tre ultras della Lazio fermati.

Da una parte dei tifosi presenti sarebbero poi giunti cori contro i carabinieri: una circostanza che riporta alla memoria quanto avvenuto a dicembre, quando dopo la partita contro l'Eintracht Francoforte un gruppo di ultras laziali aveva aggredito un militare dell'Arma, costretto a estrarre la pistola per cercare di difendersi dal lancio di oggetti e bottiglie.

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