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Roma, evitava il carcere per le gravidanze: ora “Madame Furto” dovrà scontare 25 anni di galera

Evitava il carcere grazie alle tante gravidanze, ma adesso ‘Madame Furto’ dovrà scontare una pena di 25 anni. La donna, una cittadina bosniaca di 32 anni, veniva spesso fermata dai carabinieri, perché sempre incinta. Ieri tuttavia l’ordinanza è diventata esecutiva e la donna è finita a Rebibbia.
A cura di Tommaso Franchi
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Madame furto
Madame furto

‘Madame Furto' torna a far parlare di sé. La cittadina bosniaca di 32 anni che deve il suo soprannome agli innumerevoli furti collezionati in passato, oltre ai precedenti e alla miriade di arresti presenti nel suo curriculum da borseggiatrice. A marzo la donna è stata arrestata dopo tante ricerche dai carabinieri che le notificarono un provvedimento esecutivo di tutte le pene che aveva accumulato nel tempo, per un totale di 42 reati. Tutte queste sanzioni non erano mai state concretamente portate a termine, soprattutto a causa delle molteplici gravidanze avute dalla donna e dalla nascita di numerosi figli che la 32enne doveva accudire. Tuttavia la pena è diventata esecutiva ieri, per mano di alcuni uomini dell'Arma che l'hanno vista passeggiare con tranquillità alla stazione Termini in atteggiamento sospetto. I militari l’hanno bloccata e portata in caserma, dove le hanno notificato tutti i provvedimenti, per poi trasportarla al carcere di Rebibbia. ‘Madame Furto' deve scontare in totale 25 anni, 7 mesi e 7 giorni di carcere.

La storia di ‘Madame Furto', la ladra più famosa di Roma

La cittadina bosnica ‘vanta' una serie di scippi e di furti commessi soprattutto ai danni dei pendolari delle stazioni Termini, Ostiense e Tuscolana, ai quali sottraeva spesso borse o portafogli. L'anno scorso la donna si era fatta aiutare anche due complici, che nei primi giorni d'agosto erano state identificate e processate con il rito direttissimo. Grazie al loro ritrovamento gli uomini dell'Arma erano riusciti a risalire a ‘Madame Furto', arrestandola dopo l'ennesimo borseggio alla stazione Termini e per un furto alla stazione Metro Repubblica. La donna è riuscita sempre ad evitare il carcere chiedendo pene alternative al Tribunale di Sorveglianza, portando come scusa i suoi tanti figli piccoli.

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