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Roma, esasperato evade dai domiciliari e va in commissariato: “Meglio in carcere che con mia moglie”

“Faccio tutto: lavo…stiro…e tutto quello che succede in casa è sempre colpa mia…” così un 49enne ai poliziotti, evaso dai domiciliari all’interno della sua abitazione a Roma, esasperato dai continui litigi con la moglie. L’uomo ha violato la misura restrittiva dell’Autorità Giudiziaria e ha chiesto di essere portato in carcere.
A cura di Alessia Rabbai
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Esasperato dalla moglie, è evaso dai domiciliari e si è presentato in commissariato. Protagonista della bizzarra vicenda è O.A., un 49enne ristretto nella sua abitazione che pur di allontanarsi dalla consorte, ha violato l'ordine disposto dall'Autorità Giudiziaria. "Meglio il carcere che stare a casa con mia moglie", ha detto l'uomo davanti ai poliziotti. Agli agenti ha raccontato di essere stanco dei continui litigi con la moglie, che andavano avanti da tempo, una situazione che da quando si trovava ai domiciliari è progressivamente peggiorata. L'uomo infatti, mentre quando era libero pur discutendo con la moglie poteva uscire di casa e distrarsi, dopo l'arresto non poteva più farlo e si sentiva in trappola. "Faccio tutto: lavo…stiro…e tutto quello che succede in casa è sempre colpa mia…” ha spiegato il 49enne ai poliziotti, che hanno soddisfatto la sua richiesta. Arrestato per evasione e giudicato non punibile per particolare tenuità del fatto, ha chiesto di essere portato ovunque ma non a casa propria, così gli agenti lo hanno trasferito in un'associazione Onlus.

Litiga con la compagna ed evade dai domiciliari

Un episodio simile è accaduto lo scorso febbraio, quando un 29enne disoccupato e già noto alle forze dell'ordine si trovava ai domiciliari per spaccio di droga presso la propria abitazione a Roma insieme alla compagna. Stanco dei continui litigi che scaturivano anche per banali motivi, il ragazzo è evaso violando la misura restrittiva e si è presentato in caserma in piena notte, chiedendo di essere arrestato e portato in carcere, perché la sua relazione era diventata insostenibile. Anche in questo caso i militari hanno accontentato la sua richiesta: lo hanno arrestato per il reato di evasione e trattenuto in caserma in attesa del rito direttissimo, poi portato nel carcere di Rebibbia.

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