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Roma, ecco la shaboo, la “droga dei kamikaze”: sette arresti tra Prati e Torrevecchia

Gli arresti in due momenti diversi tra Prati e Torrevecchia: in manette sette cittadini filippini, tutti in possesso della shaboo, la metanfetamina considerata dieci volte più potente della cocaina.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La shaboo, la terribile "droga dei kamikaze", è arrivata anche a Roma: la potente metanfetamina che risulta essere fino a dieci volte più devastante della cocaina "tradizionale" è stata sequestrata in due diverse operazioni che hanno portato anche all'arresto di sette persone, tutti cittadini filippini.

I primi due arresti sono avvenuti a Torrevecchia, nel quartiere Primavalle, dove una pattuglia di carabinieri si è insospettita alla vista di due uomini che si aggiravano con fare sospetto. Sottoposti ad un controllo, i due sono risultati essere in possesso di due dosi di shaboo: perquisita anche la loro abitazione, i carabinieri hanno rinvenuto la stessa droga, suddivisa in dieci dosi, assieme ad un bilancino di precisione, denaro contante ritenuto provento della loro "attività", e materiale di vario tipo, utilizzato per il confezionamento delle dosi. In manette sono così finiti due cittadini filippini di trentacinque e trentasette anni.

Qualche ora dopo, in piazzale degli Eroi, un'altra pattuglia di carabinieri ha fermato un gruppo di cinque cittadini filippini, di età compresa tra i ventiquattro ed i quarantatré anni e tutti domiciliati in viale Medaglie d'Oro, intenti a fare schiamazzi in strada. Anche loro, però, durante i controlli di rito, sono stati trovati in possesso di doti di shaboo. Perquisita anche la loro abitazione, sono state ritrovate altre sette dosi della "droga dei kamikaze", oltre a novecento euro in contanti ed assieme anche qui a diverso materiale per il confezionamento. I sette arrestati sono stati portati così in caserma e saranno sottoposti a giudizio per direttissima.

Lo shaboo, la "droga dei kamikaze"

Lo shaboo ha origini antiche: pare, infatti, che fosse stata sintetizzata già in Giappone a fine Ottocento. I danni che provoca sono pazzeschi: in breve tempo, genera assuefazione e gravi danni al sistema nervoso centrale. Inoltre, è una droga in grado di annientare letteralmente la fame ed il senso di fatica per quattordici-sedici ore, nonché causare dipendenza immediata e portare a comportamenti violenti, ansia, paranoia, confusione, insonnia e disturbi della personalità, preceduti da stati di euforia e apparente lucidità. Se assunta per periodi medio-lunghi, può persino portare alla completa devastazione del volto.

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