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Roma, dopo 60 anni riapre la Domus transitoria: fu la prima reggia di Nerone

Da oggi riapre al pubblico la Domus transitoria di Nerone. Dopo anni di restauri e di lavori sarà possibile visitare nuovamente quella che fu la prima reggia dell’imperatore romano, anche attraverso un’esperienza tecnologica. Sarà possibile visitarla dal lunedì al venerdì soltanto su prenotazione.
A cura di Tommaso Franchi
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Fu la casa di Nerone prima della Domus Aurea. Da oggi, dopo quasi sessant'anni, si potrà tornare a visitare quella che fu la prima reggia dell'imperatore romano. La Domus Transitoria viene riaperta ai visitatori, che potranno recarsi nel parco archeologico del Colosseo per ammirare le sculture, le rovine e le pareti di una delle Domus più belle dell'Impero romano. Era la prima casa del progetto di Nerone, che divenne imperatore nel 54 d.C. con l'obiettivo di trasformare Roma nella propria residenza personale. Voleva che l'intera città diventasse la sua dimora e per farlo parti proprio dalla Domus transitoria. Nella sua prima reggia si potranno ammirare i numerosi affreschi che l'imperatore volle fortemente per emulare le regge egiziane, da quella dei Tolomei di Alessandria a quelle dei faraoni. Dopo anni di restauri il pubblico potrà ammirare nuovamente gli 800 metri quadrati di questa prestigiosa dimora, con visite dal lunedì al venerdì per piccoli gruppi. Il costo della visita è di 16 euro (biglietto Foro Romano-Palatino SUPER), più 5 euro di visita guidata alla Domus Transitoria.

La storia della Domus

Quella della Domus transitoria è una storia costellata di saccheggi e di restauri. Una storia che ha origine nel 64 d.C., quando Nerone scelse di portare avanti il progetto di rendere Roma la sua casa. "Interrotti i getti d'acqua delle fontane e asportati i marmi colorati, una colmata di terra e detriti fu gettata dall'alto nel grande cortile centrale, trasformato in piano di fondazione della nuova Domus neroniana", spiega l'architetto Maria Maddalena Scoccianti in un servizio sul "Giornale dell'Arte". Tuttavia anche la Domus non fu risparmiata dal famoso incendio di Roma. Venne restaurata più volte, ma fu vittima di alcune depredazioni, in particolare quelle del diciottesimo secolo. Intorno al 1720, a seguito degli scavi intrapresi per conto dei Farnese, la Domus venne saccheggiata in più parti. Recentemente è iniziato un lavoro di restauro che ha coinvolto tutta la Domus, a partire dall'impermeabilizzazione del solaio e dalla bonifica dell'intradosso. Domus che da oggi sarà riaperta al pubblico, per quella casa dove Nerone, si vocifera, avesse sospirato: "Finalmente comincerò ad abitare come un uomo".

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