561 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Roma, dipendenti Ama gettano oli esausti in un tombino: s’indaga per reato ambientale

Reato ambientale. Queste le accuse nei confronti di due commercianti e quattro dipendenti Ama che avrebbero gettato oli esausti in un tombino e su un terreno vicino al mercato settimanale dei Parioli. L’area è stata recintata e l’Arpa e L’Asl stanno effettuando degli esami per capire quale sia il danno arrecato.
A cura di Natascia Grbic
561 CONDIVISIONI
Immagine

Reato ambientale. Questa l'accusa contestata a sei persone – due commercianti e quattro dipendenti dell'Ama – che avrebbero gettato oli esausti nel tombino di una fontanella in via Olanda e sul terreno vicino al mercato settimanale che si tiene nel quartiere Parioli. A compiere il gesto, che potrebbe aver recato un grande danno al suolo e alle falde acquifere, due persone che lavorano al banco friggitoria del mercato. Ma la cosa più grave è che sarebbero state aiutate da quattro dipendenti dell'Ama a versare l'olio esausto nella fontanella e nel terreno. Dopo aver gettato i liquidi nel tombino, aumentavano la pressione dell'acqua per mandare via i liquidi oleosi. Questo quando c'erano gli operatori dell'Ama "a dare una mano". In loro assenza, l'olio veniva gettato su un prato.

Oli esausti in un tombini, Raggi: "Prendere provvedimenti con i dipendenti Ama"

L'intera area dei Parioli in cui venivano gettati gli oli esausti è stata delimitata per inquinamento e al fine di consentire all'Arpa e all'Asl di effettuare le analisi sull'acqua e sul terreno. Le persone che avrebbero versato i liquidi in modo scorretto sono state già identificate e adesso gli inquirenti sono al lavoro anche per capire chi sono i lavoratori dell'Ama che le avrebbero aiutate nelle operazioni. "Un fatto grave se si considera che un litro di olio saturo inquina 10mila litri di acqua potabile – ha dichiarato la sindaca Virginia Raggi – Mi auguro che, dopo le opportune verifiche, Ama prenda provvedimenti durissimi nei confronti di dipendenti infedeli che offendono tutti i cittadini. Il cambiamento deve partire dall'interno; gli ostacoli vanno rimossi senza tentennamenti. Una piccola minoranza non può offendere, aggravare il lavoro degli altri e macchiare la reputazione di chi invece compie onestamente il proprio dovere e al quale va il nostro ringraziamento. L’indagine, condotta da nucleo PICS della Polizia Locale guidata dal comandante Antonio Di Maggio e dalla U.O. II Gruppo Parioli, è partita lo scorso 29 marzo grazie ad un video girato da alcuni cittadini del quartiere. I soggetti coinvolti sono stati tutti individuati e sono partite le denunce per concorso in reato ambientale. L’area è stata messa sotto sequestro, in attesa di bonifica, ed è stata attivata l’Arpa che ha effettuato i prelievi necessari del terreno inquinato e dei tombini. Ringrazio tutti i cittadini che ci continuano a segnalare con foto o video questi incivili. Chi deturpa e inquina l’ambiente deve essere punito".

561 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views