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Roma, cuoca vendeva cocaina per “arrotondare” lo stipendio

La chef è stata sottoposta agli arresti domiciliari. A coglierla sul fatto un agente che si fingeva cliente della trattoria.
A cura di Redazione Roma
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È una trattoria di quelle tipiche nelle zone dei Castelli romani, ma con una particolarità: la cuoca vendeva cocaina. La donna arrotondava il proprio stipendio con l'attività di pusher fino a quando la Polizia del Commissariato dei Castelli Romani non l'ha colta in flagranza di reato. È accaduto a Marino, in provincia di Roma, dove gli agenti agli ordini di Valter Di Forti hanno condotto le indagini fingendosi anche clienti della trattoria. È durante uno di questi appostamenti che, nella serata di venerdì 9 settembre, un agente ha notato la chef uscire dalla cucina, un uomo avvicinarsi a lei e consegnarle dei soldi. Successivamente i poliziotti hanno potuto appurare che il "cliente" dava 70 euro in cambio di tre dosi di cocaina. Gli agenti hanno immediatamente arrestato la donna, fermando sul nascere il timido tentativo di fuga. L'accusa è spaccio di sostanze stupefacenti e in attesa di giudizio la donna, secondo quanto disposto dal GIP del Tribunale di Velletri, è stata sottoposta agli arresti domiciliari.

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