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Roma, circoncidono i figli in casa: muore bimbo di 2 anni, grave il gemello. Si indaga per omicidio

Tragedia a Monterotondo, nella provincia di Roma, dove un neonato è morto e un altro è grave in ospedale: i due bambini sono stati sottoposti a circoncisione in casa da parte di un sedicente medico, che gli inquirenti stanno interrogando. Per uno dei piccoli non c’è stato nulla da fare, aveva perso troppo sangue. L’altro è invece ricoverato in ospedale in gravi condizioni.
A cura di Valerio Papadia
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ROMA – Una immane tragedia ha colpito una famiglia di origine nigeriana di Monterotondo, nella provincia capitolina, dove un un bimbo di due anni è morto, mentre un altro, il gemellino, è ricoverato in gravi condizioni in ospedale. Secondo la cultura e la tradizione del loro Paese di origine, i genitori hanno deciso di circoncidere i due bambini in casa, affidandosi ad un sedicente medico. Qualcosa, però, durante il rituale, praticato prima su un bimbo e poi sull'altro, deve essere andato storto: i genitori si sono accorti che i piccoli non stavano bene e hanno allertato il 118.

I sanitari sono giunti immediatamente nell'abitazione e hanno trasportato i due bimbi in ospedale: per uno di loro, purtroppo, non c'è stato niente da fare, dal momento che aveva perso troppo sangue. L'altro bambino è invece ricoverato in gravi condizioni di salute. Gli inquirenti stanno ascoltando il sedicente medico e vagliando la sua posizione. Stando a quanto si apprende, il capo della Procura di Tivoli, Francesco Menditto, ha delegato le indagini a due pm, quello di turno e uno che si occupa di violenze contro i minori. Il fascicolo di indagine è stato aperto per il reato di omicidio. Per il momento, comunque, non sono state decise misure restrittive per alcuna persona coinvolta nella vicenda.

Secondo quanto si apprende si tratta di due gemellini nigeriani di Monterotondo, nati a Latina nel gennaio 2017. La mamma, titolare di protezione umanitaria, è arrivata in un centro d'accoglienza di Monterotondo gestito dall'Arci a metà novembre. Gli operatori dello Sprar dicono di non aver avuto alcun sospetto in merito alle intenzioni della donna di sottoporre i figli a circoncisione. Era "tranquilla, sveglia ed educata".

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