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Roma, cinque arresti all’alba per corruzione e camorra: tra loro anche un giudice

Questa mattina, alle prime luci dell’alba, è partita una grossa operazione anticorruzione da parte della Polizia di Stato: cinque persone – tra cui un giudice di Napoli – sono state destinatarie di varie misure cautelari per reati legati alla corruzione. Le forze dell’ordine indagano se ci siano legami tra loro e la camorra.
A cura di Natascia Grbic
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Immagine di repertorio
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È partita alle prime luci dell'alba l'operazione anticorruzione della Polizia di Stato coordinata dalla Procura di Roma e denominata ‘San Gennaro‘: destinatarie dei provvedimenti di misura cautelare cinque persone, indagate a vario titolo per corruzione per l'esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, corruzione in atti giudiziari, traffico di influenze illecite, millantato credito, tentata estorsione, favoreggiamento personale. Tra loro c'è anche un giudice originario di Napoli. Oltre ad applicare la misura cautelare, le forze dell'ordine stanno procedendo anche con le perquisizioni nelle abitazioni degli indagati. L'operazione ‘San Gennaro' indaga non solo sulla presunta corruzione dei soggetti fermati questa mattina, ma anche sui possibili collegamenti tra loro e affiliati ai clan camorristici.

Chi sono gli arrestati dell'operazione San Gennaro

Gli arresti sono stati effettuati dopo una complessa attività investigativa. A essere portati in carcere sono tutti professionisti stimati: Alberto Capuano, giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli, Antonio Di Dio, consigliere municipale a Bagnoli, Elio Buonaiuto, avvocato, Valentino Cassini, libero professionista e Giuseppe Liccardo del clan Mallardo di Giugliano, unico pregiudicato tra i cinque.

Roma, maxi operazione all'alba contro ‘ndrangheta a Roma

Oltre a ‘San Gennaro', un'altra maxi operazione è attualmente in corso da parte della Polizia di Stato,  sta effettuando sin dalle prime ore del mattino. Contestualmente, ai fermi per corruzione e camorra, gli uomini della Divisione anticrimine della Questura di Roma stanno procedendo a un maxi sequestro di oltre 120 milioni di euro nei confronti di membri di spicco della criminalità organizzata calabrese radicata a Roma e provincia sin dagli anni '80. Per adesso le forze dell'ordine hanno conquistato 173 immobili tra Roma, Rignano Flaminio, Morlupo, Campagnano Romano, Grottaferrata, e altre province italiane. Per questa maxi operazione – che ha portato all'arresto di nomi come Scriva, Morabito, Mollica, Velonà e Ligato – sono stati impegnati 250 agenti della Polizia di Stato. A essere coinvolta non è solo la Questura di Roma, ma anche altre dieci nel territorio italiano.

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