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Roma, chiudono otto punti venditi Trony: 180 dipendenti licenziati

Dichiarato il fallimento del gruppo Edom, che ha l’esclusiva del marchio Trony nella capitale e che fa capo all’imprenditore Alessandro Febbraretti. Chiusi otto punti vendita, a casa senza stipendio né ammortizzatori 180 dipendenti.
A cura di Valerio Renzi
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Chiudono a Roma otto punti vendita di Trony, il noto marchio di distribuzione di elettrodomestici e prodotti tecnologici. Saracinesche abbassate a  Euroma2, Vigna Clara, Bufalotta, Cinecittà, Tiburtina, Appio, Romanina, e 180 dipendenti circa mandati a casa da un giorno all'altro, senza stipendio ne ammortizzatori.

Lo scorso 13 febbraio il tribunale di Roma ha decretato il fallimento di Edom spa, la società facente capo ad Alessandro Febbraretti, che detiene l'esclusiva licenza del marchio Trony nella capitale. Ora tutti i beni e i conti della società sono in mano a un curatore fallimentare che ha il compito di far rientrare del loro denaro i creditori, tra cui spicca l'Agenzia delle Entrate, ma anche di garantire la continuità occupazionale e la riapertura dei punti vendita cercando un acquirente. In pole position ci sarebbe Euronics, che aveva già avanzato una proposta d'acquisto, scaduta lo scorso 31 gennaio.

Uno choc per i lavoratori, ma la crisi ha radici profonde e non è bastato il piano di ristrutturazione, con annessi tagli varato nel 2015. Febbraretti è stato già condannato in primo grado a tre anni e sei mesi di carcere per una presunta evasione fiscale da 10 milioni di euro compiuta proprio attraverso il gruppo Endom, e ora è indagato per bancarotta fraudolenta.

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