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Roma, Caterina Pangrazi uccisa da un bus turistico: l’autista è passato con il semaforo giallo

Il conducente dell’autobus turistico che ha travolto e ucciso Caterina Pangrazi sarebbe passato con il semaforo giallo. La procura ha chiuso le indagini preliminari sulla morte della studentessa di Giurisprudenza 22enne morta il 19 luglio 2018 in corso Vittorio Emanuele II a Roma. Si va verso il processo per omicidio stradale.
A cura di Alessia Rabbai
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Nuova svolta nelle indagini sulla morte di Caterina Pangrazi, la studentessa di Giurisprudenza 22enne travolta e uccisa da un autobus turistico in corso Vittorio Emanuele II a Roma il 19 luglio del 2018. Come riporta Il Corriere della Sera, Francesco Paccone, 63 anni, conducente della ‘Roma Bus', invece di fermarsi, sarebbe passato con il semaforo giallo a velocità sostenuta per poi invadere successivamente la corsia preferenziale, riservata ai taxi e ai mezzi adibiti al trasporto pubblico della Capitale. La procura, con il pubblico ministero Gennaro Varone, ha chiuso le indagini preliminari, ora si va verso il processo per omicidio stradale.

Caterina Pangrazi travolta e uccisa da un autobus turistico a Roma

I fatti risalgono all'estate dell'anno scorso, intorno alle ore 19.30 Caterina era appena scesa dal marciapiede, all'altezza dell'incrocio con via dei Filippini, con l'intento di attraversare la strada sulle strisce pedonali. La studentessa, scattato per i pedoni il semaforo verde, non si sarebbe accorta del bus in transito o forse, lo avrebbe notato all'ultimo momento. Ciò non è bastato a salvarla, perché il torpedone l'ha travolta e uccisa praticamente sul colpo. L'autista dell'autobus subito dopo l'impatto si è fermato per prestare aiuto alla ragazza, in attesa dell'arrivo dell'ambulanza. Sul posto, ricevuta la telefonata d'emergenza, sono intervenuti i sanitari del 119 che hanno tentato di rianimarla. Purtroppo per la giovane non c'è stato nulla da fare se non constatarne il decesso, avvenuto per le gravi ferite e traumi riportati.

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