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Roma, caricano le valigie sul treno ma si dimenticano i figli piccoli in stazione

Mamma e papà insieme a due figli sono riusciti a salire a bordo, ma gli altri due bimbi, una ragazzina di otto anni e l’altro di appena 18 mesi, sono rimasti sulla banchina a guardare i loro genitori partire alla volta di Firenze.
A cura di Enrico Tata
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Erano impegnati a caricare i bagagli sul treno diretto e non si sono accorti del segnale di partenza lanciato dal capotreno. Loro, mamma e papà insieme a due figli sono riusciti a salire a bordo, ma gli altri due bimbi, una ragazzina di otto anni e l’altro di appena 18 mesi, sono rimasti sulla banchina a guardare i loro genitori partire alla volta di Firenze. Quello che un tranquillo viaggio di una famiglia del Sudan si è trasformato per qualche ora in un vero incubo iniziato ieri alla stazione Tiburtina di Roma. Le porte del treno si sono chiuse improvvisamente e due genitori, comprensibilmente, sono stati presi dal panico. Terrorizzati anche i due figli lasciati alla stazione Tiburtina.

Gli agenti della polizia in servizio allo scalo romano hanno aiutato i due bambini, cercato di calmare la bambina mentre il più piccolo, procurato il necessario nella farmacia della stazione, veniva accudito. I poliziotti sono riusciti a contattare i genitori dei piccoli e li hanno fatti parlare con la figlia per rassicurarli. Nel frattempo madre, padre, e gli altri due figli, assistiti dal personale delle Ferrovie dello Stato, sono tornati immediatamente a Roma con il primo treno disponibile e hanno potuto riabbracciare, dopo qualche ora, i loro figli.

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