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Roma, cade in un tombino per gettare rifiuti nel cassonetto: mano rotta e lesione alla colonna

Una signora di 64 anni è caduta domenica pomeriggio mentre stava buttando l’immondizia nei cassonetti per la differenziata nel quartiere di Monteverde a Roma. Il secchione era infatti poggiato su un tombino sprofondato non visibile: la donna si trova in ospedale al San Camillo, ha una disarticolazione alla mano e una possibile lesione alla colonna.
A cura di Natascia Grbic
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Buche, immondizia, tombini sprofondati: le ‘avventure' dei romani sembrano non avere mai fine purtroppo. E così capita che, per buttare l'immondizia e fare la differenziata, una signora di 64 anni cada in terra e si faccia male, disarticolandosi la mano dal polso e riportando una possibile lesione alla colonna vertebrale. La vicenda è riportata da Francesca Porcari, abitante di Monteverde e vicina di casa di Silvana, la donna suo malgrado protagonista della vicenda. Silvana domenica pomeriggio è andata a buttare i rifiuti nei cassonetti per la differenziata presenti in via De Calvi, a Monteverde. Secchi già ricolmi e pieni, per di più posizionati a distanza dal marciapiede. E così la signora si è avvicinata, ma non si è accorta che lì c'era un tombino: non si vedeva perché il cassonetto era poggiato al margine di un tombino sprofondato rispetto al manto stradale. E così è caduta per terra gridando, tra vetri rotti, immondizia e liquidi nauseabondi.

Sul posto, per aiutare la signora Silvana, è giunta un'ambulanza del 118. Intanto vicini e passanti si sono avvicinati, non sapendo se aiutarla ad alzarsi per le possibili lesioni che poteva avere. "La puzza è nauseante, i cassonetti dell’indifferenziata sono stracolmi da giorni. Nonostante proprio di fronte ci sia il campetto della scuola di via Crivelli – ha denunciato su Facebook la vicina di casa di Silvana, Francesca – il cassonetto è anche poggiato al margine di un tombino sprofondato rispetto al piano stradale. La signora non può vedere che c’è una specie di fossa. Scivola. Cade nella fossa. Tra cassonetti che puzzano da far vomitare. Grida. Qualcuno passa e lei riesce a dare indicazioni per citofonare a casa, a pochi passi da lì. Per coincidenza esco anch'io in quel momento. Ha la mano disarticolata dal polso. Non sappiamo se è ferita dai vetri rotti. I passanti si fermano. Un'aria di pena e di rabbia per il supplizio che questa donna sta vivendo. Dopo venti minuti viene portata via in ambulanza. Oggi è sotto i ferri, la stanno operando al braccio. Un’altra frattura probabilmente alla colonna". La sera dell'incidente i vigili hanno circondato il tombino con la rete e il nastro giallo per segnalare il pericolo. Intanto però, la signora Silvana si è fatta male. E seriamente.

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