Roma, cadavere nel locale caldaia di un palazzo in avanzato stato di decomposizione
Il cadavere di un uomo è stato trovato in un locale caldaia di un condominio in via Giovanni Tamassia, zona Boccea a Roma. Il drammatico rinvenimento è avvenuto nella tarda mattinata di lunedì 24 febbraio. Erano circa le ore 12 quando un tecnico al lavoro per un intervento di manutenzione all'impianto, si è accorto del corpo privo di vita, attirato dal forte odore e ha dato l'allarme, chiamando il Numero Unico delle Emergenze 112. Si tratta di un cadavere in avanzato stato di decomposizione, che da un primo esame del medico legale non presenta segni di violenza. La persona al momento del ritrovamento non aveva con sé i documenti e non è chiara l'identità. Sul posto sono intervenuti i militari della Stazione Roma Madonna del Riposo, insieme ai colleghi del Nucleo Investigativo, che hanno svolto i rilievi scientifici e indagano sul caso. Non sono chiare le cause della morte, gli investigatori infatti non escludono nessuna ipotesi, prima dell'arrivo dei risultati autoptici. Terminati gli accertamenti sul posto, la salma è stata trasferita all'obitorio del Policlinico Agostino Gemelli, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria per l'autopsia che svelerà cosa abbia provocato il decesso.
Cadavere di un uomo in un tombino sulla Flaminia
Sempre lunedì scorso, un altro tragico rinvenimento, questa volta di sera, intorno alle ore 19, lungo via Flaminia, nei pressi della stazione ferroviaria di La Celsa. Un cadavere è stato trovato all'interno di un tombino: si tratta di un sessantenne, un senza fissa dimora, che viveva nelle baracche abusive in zona. Ad intervenire i carabinieri di Roma Cassia e i vigili del fuoco, che hanno recuperato il corpo riportandolo sulla sede stradale. Non è chiaro cosa abbia provocato il decesso né come sia finito nel tombino, forse a seguito di un malore o di un incidente.