Roma, bimba di cinque mesi morta nel campo rom: era denutrita
C'è l'ipotesi della denutrizione dietro al decesso della bimba di cinque mesi trovata morta nel campo rom della Muratella in via Candoni a Roma. Quando i paramedici l'hanno trovata, come riporta Il Messaggero, pareva molto più piccola di come sarebbe dovuta essere alla sua età. Se ne sono accorti ancora di più tenendo il corpicino tra le mani durante i tentativi, purtroppo inutili, di rianimarla. La piccola dormiva nel letto di mamma e papà, in un contesto di miseria. I genitori sono indagati per maltrattamenti e gli altri figli minorenni della coppia sono stati momentaneamente allontanati, accompagnati in un centro d'accoglienza. Sarebbero stati l'incuria, il poco cibo, l'ignoranza e l'abbandono a uccidere la piccola rom. I carabinieri intervenuti sul posto a seguito del decesso della bimba hanno accertato come all'interno del container vivessero ben otto persone raccolte in pochi metri quadri, con pessime condizioni igieniche, senza riscaldamento, né acqua.
Bimba morta nel campo rom della Muratella
Secondo quanto ricostruito da Il Messaggero, ad accorgersi che la bimba non respirava è stato il padre, che l'ha vista completamente immobile nel letto. Nonostante la corsa dell'ambulanza a sirene spiegate e una rianimazione praticata per ben 40 minuti, non c'è stato nulla da fare per salvarle la vita. Terminati gli accertamenti la salma è stata trasferita in obitorio a disposizione dell'Autorità giudiziaria e sarà sottoposta agli esami autoptici. I risultati dell'autopsia aiuteranno gli inquirenti a far luce sulle cause del decesso sul quale indagano i militari della Compagnia Eur. L'ipotesi al momento è che sia morta per denutrizione. Da un primo esame svolto dal medico legale sul corpicino sono state trovate piaghe da decubito.