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Roma, banda di narcotrafficanti di eroina con base a Torpignattara: dieci arresti

I militari della Guardia di Finanza di Roma hanno arrestato dieci persone, facenti parte di una banda di narcotrafficanti che trasferivano eroina tra l’Italia e altri Stati eurpei. Avevano la loro base logistica nel quartiere romano di Torpignattara, ma attingevano da un mercato internazionale.
A cura di Alessia Rabbai
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L'eroina sequestrata dai finanzieri
L'eroina sequestrata dai finanzieri

Trafficavano eroina, tra Roma e vari Paesi Europei, tra i quali Gran
Bretagna, Grecia, Olanda e Francia. La loro base logistica era nel quartiere di Torpignattara, da dove coordinavano le importazioni per tutta l’Europa. I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale locale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina. A finire in manette dieci persone originarie del Pakistan e dell’Afghanistan, accusate di far parte di un’associazione per delinquere dedita al traffico di eroina su scala internazionale. Nel corso degli accertamenti, durati oltre un anno, gli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma hanno arrestato nove corrieri di nazionalità pakistana, afghana e siriana e sequestrato oltre 25 chili di stupefacente di altissima qualità.

Le indagini

Le indagini, svolte con la collaborazione della National Crime Agency britannica, con il coordinamento della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Ministero dell’Interno, hanno portato alla luce un'associazione criminale dedista al narcotraffico, con una grande somma di denaro da investire e di grandi quantità di droga disponibile. Al vertice c'era un cinquantenne che, dalla base operativa nella periferia della Capitale, coordinava le importazioni per tutta l’Europa,utilizzando i cosiddetti ‘ovulatori' o ‘ingoiatori', persone pagate per trasportare da un Paese all'altro ovuli di droga all'interno del proprio corpo. Una ‘doppia anima' quella dell'associazione di narcotrafficanti, locale e globale, che affondava le proprie radici a Roma, ma che guardava a un mercato estero e utilizzava molteplici canali internazionali per il reperimento della droga.

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