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Roma, banda della droga sui social network: arrestati tre giovani

Tre giovani sono stati arrestati per detenzione e spaccio di droga. Vendevano la sostanza stupefacente online come veri addetti alla pubblicità, lanciando annunci anche sui social network. I poliziotti li hanno scoperti e sgominato l’attività illegale a seguito di alcuni controlli in via Casal Lumbroso.
A cura di Alessia Rabbai
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La droga sequestrata dai poliziotti
La droga sequestrata dai poliziotti

Vendevano droga online, pubblicizzandola anche attraverso i social network. I poliziotti del Commissariato Aurelio hanno scoperto e smantellato un giro di sostanze stupefacenti in cui clienti erano utenti contattati tramite internet. Gli agenti hanno arrestato tre persone ritenute responsabili di detenzione e spaccio di droga e hanno perquisito le loro abitazioni, sequestrato una grossa quantità di droga. Le misure sono scattatate tre giorni fa, quando gli agenti hanno fermato un'auto lungo via di Casal Lumbroso, per svolgere alcuni controlli e hanno scoperto che i passeggeri avevano un appuntamento con dei clienti per la compravendita della droga.

La banda della droga sui social

Si tratta di tre ragazzi, tra i quali due teenager: C.M. diciannovenne e M.L. un ventisettenne entrambi romani e L.P.J., un ventiduenne polacco. Tutti e tre ricoprivano ruoli ben precisi nell'attività illecita che avevano messo in piedi e avevano compiti stabiliti nella catena della compravendita della droga. A ricoprire il ruolo di primo piano, era il più piccolo dei tre, organizzatore e figura di spicco. A seguito del blitz all'interno della sua abitazione hanno trovato 13.600 euro. Il ventisettenne era il magazziniere: in casa nascondeva due zaini contenenti 533,2 grammi di hashish e 206 grammi di marijuana, mentre all'interno di un container 2,542 chilogrammi di marijuana.

Uno spacciatore gestiva la pubblicità

Inoltre aveva in suo possesso, ad uso della banda di spacciatori, una roulotte adibita ad essiccatoio, dove venivano fatte asciugare i rami delle piante di marijuana dopo il raccolto. Il ventiduenne era invece addetto alla pubblicità: doveva rendere appetibile il prodotto attraverso annunci pubblicati sui vari social network utilizzati anche da giovanissimi.

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