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Roma, assorbenti nelle università contro la Tampon Tax: “Abbassate la tassa al 4%”

Nei bagni delle università di Roma sono apparse delle installazioni realizzate con degli assorbenti. Il gesto, simbolico e provocatorio, è stato realizzato dal collettivo femminile “Le nostre cose”, che vuole far abbassare la tassazione di questi prodotti al 4%. In Italia, infatti, hanno l’Iva al 22%.
A cura di Natascia Grbic
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Assorbenti nei bagni dell'università contro l'Iva al 22%. Questa l'installazione artistica, simbolica e provocatoria di un gruppo di cinque ragazze che ha dato vita al collettivo "Le nostre cose". I muri dei bagni delle università della Sapienza, Roma Tre e dello IED sono stati coperti dia assorbenti con accanto la scritta: "Ridurre la tassa al 4% è un diritto". Accanto, una shopper dove poter inserire degli assorbenti che possono essere usati all'occorrenza da ragazze che ne hanno bisogno: un gesto di solidarietà tra donne volto ad aiutare chi ne abbia bisogno. "Se non ci aiutiamo tra di noi, chi altro può farlo?", questa un'altra delle frasi apparse sui muri dei bagni accanto alle installazioni. Il gruppo "Le nostre cose" ha anche lanciato una petizione sul web al fine di sensibilizzate la politica su questo tema: "Eccessiva tassazione applicata agli assorbenti, nonostante siano un bene di prima necessità, in quanto la donna non ha scelta se non quella di utilizzare il prodotto durante la sua vita. Riuscire a sensibilizzare le persone, con lo scopo di rendere noto che utilizzare gli assorbenti, per le donne non è una scelta, ma una condizione. Pertanto, ridurre la tassa al 4%, adeguandola alle tassazioni sui beni primari, comporterebbe una spesa ridotta".

Gli assorbenti tassati come beni di lusso

In Italia gli assorbenti sono considerati di fatto un bene di lusso dato che hanno l'Iva al 22%. Questo fa sì che ogni mese le donne debbano pagare una cifra considerevole nei giorni in cui hanno le mestruazioni: e, a meno che non usino la coppetta o gli slip assorbenti, ogni mese sono costrette ad acquistare pacchi di tamponi e assorbenti a prezzi molto alti. In altri paesi, come la Francia e l'Inghilterra, non è così e il loro costo è ridotto. Per questo, soprattutto negli ultimi mesi, sono partite delle campagne di sensibilizzazione volte a ridurre l'Iva su questi prodotti, che per una donna sono necessari e spesso inevitabili. In Italia l‘aliquota sugli assorbenti è stata inserita nel 1973 e da allora è cresciuta fino ad arrivare al 22%. Prodotti come tartufi e francobolli da collezione hanno una tassa agevolata al 10%. I rasoi da barba usati dagli uomini, invece, sono considerati un bene primario e hanno l'aliquota al 4%.

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