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Roma, arrestate tre maestre per maltrattamenti: offese e colpi alla testa ai bambini di un asilo

Avrebbero maltrattato i bambini dai tre ai cinque anni all’interno di un asilo di Ariccia, alle porte di Roma, le tre maestre e la collaboratrice scolastica arrestate questa mattina dai carabinieri di Velletri. Le quattro avrebbero sistematicamente strattonato e offeso i piccoli, spesso colpendoli anche alla testa.
A cura di Chiara Ammendola
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Video dei carabinieri
Video dei carabinieri

Sono tre le maestre arrestate dai carabinieri di Velletri questa mattina con l'accusa di aver maltrattato i bambini nell'asilo nel centro di Ariccia, Comune dei Castelli Romani, poco fuori la città. Con loro è stata fermata anche una collaboratrice scolastica. Le quattro che si trovano agli arresti domiciliari sarebbero state individuate grazie alle intercettazioni ambientali e alle riprese video delle telecamere nascoste all'interno dello stesso asilo, delegate dall'autorità giudiziaria: strattoni, insulti, colpi alla testa e umiliazioni quotidiane ai danni di bambini dai tre ai cinque anni.

A inchiodarle immagini e intercettazioni ambientali

L'indagine coordinata dalla procura locale è partita dalle denunce di alcuni genitori dei piccoli, dopo aver notato alcuni lividi sul corpo dei loro bambini e avrebbe fatto emergere un grave quadro indiziario nei confronti delle donne, tutte di età compresa dai 55 ai 65 anni, così come descritto dal giudice per le indagini preliminari che ha firmato l'ordine di custodia cautelare: le quattro sarebbero infatti responsabili di condotte di ‘sopraffazione sistematica' perpetrate nella loro attività lavorativa su bimbi ospiti dell'asilo.

Il sindaco di Ariccia: "Massimo della pena prevista dalla legge"

"Spero che per episodi del genere, che nel caso specifico sembrano essere inequivocabili, la giustizia penale sia rigorosissima e applichi il massimo della pena prevista dalla legge – ha commentato i fatti il sindaco di Ariccia, Roberto Di Felice – I bambini sono come piccoli fiori appena germogliati e a loro vanno dedicate le maggiori e migliori cure, per il semplice fatto che sono indifesi".

Forza Italia e Codacons: "Serve videosorveglianza"

"L'elemento importante che emerge da questa brutta storia di maltrattamenti è il ruolo centrale delle riprese video nell'ambito degli accertamenti eseguiti dai carabinieri, a conferma dell'opportunità e dell'urgenza di introdurre sistemi di videosorveglianza nelle strutture che si occupano dei più indifesi, come asili e altre realtà che ospitano anziani o disabili – ha detto la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria – Con la legge a mia prima firma, che è già stata approvata alla Camera a larghissima maggioranza, vogliamo offrire alle Forze dell'Ordine uno strumento in più per individuare e punire condotte così orribili, puntando al tempo stesso sulla prevenzione e sulla formazione. La richiesta per l'introduzione delle telecamere negli asili e scuole elementari arriva anche dal Codacons per "per controllare l'operato del personale scolastico ed evitare abusi e violenze che possono avere conseguenze anche gravi sui minori" commenta il presidente Carlo Rienzi, sollecitando l'iter procedurale della proposta di legge.

Matteo Salvini: "Telecamere in asili e case di riposo entro il 2019"

L'impegno per il 2019 è "approvare la legge che permette di accendere le telecamere negli asili e nelle case di riposo – ha scritto il ministro dell'Interno Matteo Salvini in un post rilanciato su Twitter – per difendere bimbi e anziani dalle violenze di (pochi) balordi".

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