Roma, al Campus Bio-Medico il test rapido per il coronavirus: “Algoritmo sviluppato a Wuhan”
Un test rapido per fare una diagnosi di Covid-19 grazie ad un'intelligenza artificiale e all'analisi di una tac del paziente. Questo è in parole povere il sistema messo a disposizione dal Campus Bio-Medico di Roma, un meccanismo preso direttamente dalla Cina e già testato su migliaia di pazienti a Wuhan. Si tratta della prima valutazione di prognosi senza l'ausilio di un tampone e che permetterà quindi di avere delle diagnosi in pochissimo tempo e senza bisogno di avere il paziente presente sul posto. Basterà infatti avere una sua tac e il software sarà in grado di stabilire il tipo di polmonite e se si tratta di un paziente affetto da Covid-19. Il test può stabilire anche, attraverso un algoritmo di calcolo, qual è il volume di compromissione polmonare in centimetri cubici; in questo modo diventa possibile non solo una diagnosi rapida ma anche una prognosi in base alle condizioni del paziente.
Una tecnologia già sperimentata a Wuhan
Il direttore generale del policlinico universitario Paolo Sormani e il suo team si sono subito interessati sui sistemi di diagnostica per immagini utilizzati negli ospedali cinesi. "Ci siamo resi conto che oltre al tampone lo studio delle immagini è molto importante – ci spiega Sormani – quindi la radiologia assume un ruolo fondamentale nella gestione dei pazienti Covid-19″. Dopo aver appurato la presenza di questo sistema, il Campus si è messo in contatto con una società che sviluppa sistemi di intelligenza artificiale situata a Francoforte, poi successivamente due ingegneri cinesi sono giunti a Roma per lavorare insieme ai radiologi del policlinico fino ad ottenere il test rapido.
Un aiuto per i Covid Hospital di Roma
Il Campus non è un polo per i pazienti Covid ma si è subito messo a disposizione per poter dare una mano all'Inmi Spallanzani e agli altri poli ospedalieri in trincea per combattere il virus. "Da ieri il sistema è operativo e siamo pronti a metterlo a disposizione per tutti, perciò abbiamo subito contattato l'assessore D'Amato – spiega Sormani – per manifestare la nostra disponibilità Gli ospedali potranno mandarci le loro tac e noi effettueremo il test rapido. Lavoriamo principalmente per il Lazio di cui facciamo parte ma siamo disponibili per tutto il territorio nazionale".