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Roma, esecuzione davanti all’asilo nido: lascia le figlie e gli sparano in testa. Caccia al commando

Colpito alla testa il 35enne è ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale San Camillo. Terrore tra i passanti e i genitori che portavano i bambini a scuola. Ora è caccia al killer che ha esploso tre colpi di pistola da uno scooter, per poi darsi alla fuga con un complice. Si segue la pista del regolamento di conti.
A cura di Valerio Renzi
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Il luogo dell'agguato
Il luogo dell'agguato

Un uomo di 35 anni è stato colpito da un colpo di pistola alla testa esploso davanti all'asilo nido al civico 13 di via Castiglion Fibocchi alla Magliana, ed è ora in fin di vita. Da quanto ricostruito fino ad ora l'uomo aveva accompagnato le figlie a scuola ed era appena risalito in auto quando è stato affiancato da un commando che ha esploso il colpo. Trasferito in codice rosso all'ospedale San Camillo, è in condizioni disperate. Momenti di terrore fuori la scuola "Mais e Girasole", tra i passanti e i genitori che portavano i bambini in classe, che hanno assistito a quello che sembra un regolamento di conto: il ferito è personaggio conosciuto alle forze dell'ordine. Sul posto la polizia e la scientifica, la strada è stata chiusa per eseguire i rilievi del caso.

I genitori: "La scuola non ci ha avvisato"

L'asilo nido è rimasto aperto ma molte famiglie hanno deciso di prendere i loro bambini. "Ho portato il mio bambino a scuola questa mattina verso le 8.15 e poi sono andata via. Quando ho saputo della notizia mi sono molto spaventata. L'asilo non ci ha chiamato ma l'ho saputo dalla chat delle mamme della classe, dove ho avuto rassicurazioni sul fatto che i bambini non si erano accorti di nulla ed erano regolarmente in classe", il racconto di una mamma.

La vittima si chiama Andrea Gioacchini, è un noto pregiudicato

La vittima si chiamerebbe da quanto appreso Andrea Gioacchini, e nel suo curriculum ci sono denunce e arresti per usura, estorsione, rapina, detenzioni di armi, stupefacenti, lesioni. Le forze dell'ordine stanno dando la caccia al gruppo di fuoco, che dalle testimonianze raccolte sembra sia composto da una sola persone che è riuscita ad allontanarsi indisturbata. Il killer si è avvicinato all'auto del 35enne – una Yaris di colore verde parcheggiata proprio all'ingresso dell'istituto – a bordo di uno scooter, con un casco integrale con visiera scura in testa, e ha esploso tre colpi di pistola all'indirizzo di Gioacchini. A suo fianco la compagna, che sarebbe rimasta a sua volta ferita ma non in pericolo di vita. Posti di blocco sono stati istituiti in tutto il quadrante Sud e Ovest della città e la zona dell'agguato è battuta palmo a palmo, perquisita anche l'abitazione della coppia. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per tentato omicidio di cui è titolare Marcello Cascini: ancora nessun nome iscritto al registro degli indagati.

Raggi a Salvini: "Subito gli agenti promessi"

Sull'episodio è intervenuta la sindaca di Roma Virginia Raggi con un tweet in cui chiede che i rinforzi per le forze dell'ordine da impegnare nelle strade della città arrivino quanto prima: Indignata per gli spari fuori dall'asilo alla Magliana. Roma ha bisogno di più poliziotti come annunciato dal ministro Matteo Salvini. Non è più possibile aspettare, serve un numero di forze dell'ordine congruo per la Capitale d'Italia".

Anche l'opposizione chiama in causa il ministro dell'Interno, con le parole del capogruppo del Pd in aula Giulio Cesare Giulio Pelonzi: "Roma sembra Chicago anni '30 e il ministro Salvini continua a pavoneggiarsi con i soliti stucchevoli selfie. Alla Magliana questa mattina un agguato in stile camorristico davanti ad un asilo. Ieri notte il quartiere Prati messo a ferro e fuoco da ultras violenti con tanto di aggressione alla Polizia. Il giorno prima due giornalisti di Repubblica sono stati aggrediti al Verano nel corso di un raduno di nostalgici del fascismo e tra gli aggressori era presente anche un pregiudicato evaso dagli arresti domiciliari".

Morra: "La politica pensi ai fatti"

Sull'episodio è intervenuto Nicola Morra, presidente commissione Antimafia, che lo ha definito “un agguato in perfetto stile da criminalità organizzata". E sulla promessa da parte della politica di un rafforzamento delle forze di polizia non ancora avvenuto ha detto: "Non si combattono le mafie ed i criminali con le parole, ma con i fatti". E ha aggiunto, con un appello alla politica: "Si è parlato di sconfitta delle mafie nel volger di pochi mesi: basta con la facile propaganda. Davanti ai colpi di pistola la politica deve reagire dando mezzi alle forze dell’ordine. Basta parole, è necessario lavorare a testa bassa ed efficacemente”.

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