video suggerito
video suggerito

Roma, 500 militari per l’allerta terrorismo: scatta l’operazione “Strade sicure”

Per difendere Roma dal terrorismo scende in campo l’Esercito: 500 militari presidieranno stazioni ferroviarie e della metropolitana, ambasciate, musei, i monumenti e le piazze più visitate dai turisti oltre a un lungo elenco di obiettivi sensibili. Tra questi anche la residenza di Berlusconi e alcune scuole internazionali.
A cura di Francesco Loiacono
1.055 CONDIVISIONI
Immagine

Per difendere Roma dall'allerta terrorismo scende in campo l'esercito. I militari pattuglieranno infatti i 34 luoghi inseriti in una lista consegnata dalla prefettura, nell'ambito dell'operazione "Strade sicure" voluta dal Viminale e dal ministro Angelino Alfano. In totale sono 500 i militari che proteggeranno luoghi sensibili della città – nella lista figurano stazioni ferroviarie e delle metropolitana, ambasciate, musei e altri obiettivi sensibili -: 270 soldati sono già stati dislocati, mentre altri 230 sono già arrivati a Roma e nei prossimi giorni riceveranno indicazioni dal nuovo prefetto Franco Gabrielli. I militari provengono dai Granatieri di Sardegna di stanza nel Lazio, dalla Brigata meccanizzata Aosta con base a Trapani e dalla Brigata Sassari, uno dei reparti italiani più presenti nelle aree di crisi internazionali.

Sorvegliate metro, stazioni ferroviarie e musei

Tra le postazioni fisse che verranno presidiate ci sono alcune stazioni ferroviarie – Ostiense, Trastevere, Tiburtina e Lunghezza – e della metropolitana: le fermate di Anagnina, Laurentina, Eur Magliana e la "Stella polare" a Ostia Lido. Misure di sicurezza rafforzate anche davanti alle ambasciate, in particolare quelle non protette dalle forze armate italiane: Tunisia, Algeria, la rappresentanza dell’Egitto presso la Santa Sede e l’ambasciata dell’Ucraina presso il Quirinale. Massima allerta anche nei luoghi presi d'assalto dai turisti: militari pattuglieranno il Colosseo, piazza Navona e la Scala Santa di piazza San Giovanni in Laterano. Osservata speciale piazza San Pietro, uno dei possibili obiettivi dei miliziani dell’Isis, apparsa in diversi video di propaganda. Anche per questo saranno presidiati l’ingresso dei Musei Vaticani e Porta Sant'Anna, uno dei principali ingressi a Città del Vaticano.

Militari anche a Palazzo Grazioli

Tra le strutture inserite nell’elenco dei luoghi presidiati c’è anche la residenza ufficiale dell’ex premier Silvio Berlusconi, Palazzo Grazioli, oltre a diverse sedi istituzionali: quella del ministero delle Infrastrutture di via Nomentana e la casa del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, definito "ministro dell’Italia crociata" dai miliziani dell'Isis. Anche la viglilanza presso le sedi giudiziarie – forse più per l'eco dell'attentato al tribunale di Milano dello scorso 9 aprile che per questioni strettamente legate al terrorismo – è stata intensificata: militari sosteranno davanti al Palazzo di Giustizia di piazza Cavour, che ospita la Corte di Cassazione e all’ufficio della Direzione nazionale antimafia di via Giulia. Tra gli altri obiettivi sensibili protette due scuole internazionali, il Sacro Cuore a Trinità dei Monti e la Marymount di via Villa Lauchli, e il Ghetto e altre sedi della Comunità ebraica romana, dalla Sinagoga a tutte le scuole ebraiche.

1.055 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views