Roma, 18enne impiccata al parco giochi di Galla Placidia. Il custode: “Pensavo fosse un fantoccio”
"La fune era attaccata là (alla sbarra d'acciaio dello scivolo, N.d.R.) ma era troppo lunga, non era tesa. Quando l'ho vista era in una posizione strana, aveva i talloni alzati e le mani legate davanti da una fascetta di plastica, e la testa leggermente inclinata". A parlare è Luigi, il custode del parco di Galla Placidia che questa mattina ha trovato la ragazza impiccata nel parco, allo scivolo dei bambini. "Mi sono avvicinato a un metro, all'inizio pensavo fosse qualche scherzo, mi sembrava un fantoccio. Ma poi ho visto che era una ragazza impiccata. Abbiamo subito chiamato la polizia e aspettato che arrivasse. Io sono sei anni che sto qua, non l'ho mai vista, non conoscevo. Immagino però fosse di zona per venire qui". La ragazza è scomparsa da casa ieri sera, intorno alle 21.15. I genitori, non vedendola tornare, ne hanno subito denunciato la scomparsa. "Una poliziotta ci ha detto che la stavano cercando da stanotte in tutti i parchi – continua Luigi – Cacciarella, Meda, Tiburtino. E invece stava qua".
La ragazza scomparsa ieri sera da casa
Il corpo della giovane di 18 anni è stato trovato da Luigi questa mattina intorno alle 6.35. La ragazza era scomparsa ieri sera da casa e subito i genitori avevano lanciato l'allarme, forse pensando già al peggio. La 18enne, infatti, sembra soffrisse di crisi depressive e che già in passato avesse tentato di togliersi la vita. Il parco di Galla Placidia chiude intorno alle 19.30. Era stato proprio Luigi a spiegarlo il giorno prima ad alcune mamme che frequentano il posto con i loro bambini: "Fa buio presto ora, quindi alle 19.30 chiudiamo i cancelli". Per entrare, la ragazza ha probabilmente scavalcato il cancello. Prima di gettarsi, si è legata le mani con delle fascette di plastica: per legarle, ha probabilmente usato i denti. Sul posto la polizia scientifica per i rilievi del caso.