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Roma, 18enne impiccata al parco giochi di Galla Placidia. Il custode: “Pensavo fosse un fantoccio”

Aveva 18 anni la ragazza che questa notte si è impiccata al parco giochi di via Galla Placidia, a Roma. “Una poliziotta ci ha detto che la stavano cercando da stanotte in tutti i parchi – racconta il custode del parco – Cacciarella, Meda, Tiburtino. E invece stava qua”. Il corpo è stato affidato al medico legale.
A cura di Natascia Grbic
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"La fune era attaccata là (alla sbarra d'acciaio dello scivolo, N.d.R.) ma era troppo lunga, non era tesa. Quando l'ho vista era in una posizione strana, aveva i talloni alzati e le mani legate davanti da una fascetta di plastica, e la testa leggermente inclinata". A parlare è Luigi, il custode del parco di Galla Placidia che questa mattina ha trovato la ragazza impiccata nel parco, allo scivolo dei bambini. "Mi sono avvicinato a un metro, all'inizio pensavo fosse qualche scherzo, mi sembrava un fantoccio. Ma poi ho visto che era una ragazza impiccata. Abbiamo subito chiamato la polizia e aspettato che arrivasse. Io sono sei anni che sto qua, non l'ho mai vista, non conoscevo. Immagino però fosse di zona per venire qui". La ragazza è scomparsa da casa ieri sera, intorno alle 21.15. I genitori, non vedendola tornare, ne hanno subito denunciato la scomparsa. "Una poliziotta ci ha detto che la stavano cercando da stanotte in tutti i parchi – continua Luigi – Cacciarella, Meda, Tiburtino. E invece stava qua".

La ragazza scomparsa ieri sera da casa

Il corpo della giovane di 18 anni è stato trovato da Luigi questa mattina intorno alle 6.35. La ragazza era scomparsa ieri sera da casa e subito i genitori avevano lanciato l'allarme, forse pensando già al peggio. La 18enne, infatti, sembra soffrisse di crisi depressive e che già in passato avesse tentato di togliersi la vita. Il parco di Galla Placidia chiude intorno alle 19.30. Era stato proprio Luigi a spiegarlo il giorno prima ad alcune mamme che frequentano il posto con i loro bambini: "Fa buio presto ora, quindi alle 19.30 chiudiamo i cancelli". Per entrare, la ragazza ha probabilmente scavalcato il cancello. Prima di gettarsi, si è legata le mani con delle fascette di plastica: per legarle, ha probabilmente usato i denti. Sul posto la polizia scientifica per i rilievi del caso.

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