Roberta Lombardi (M5S): “Il Lazio ha inseguito il modello della sanità lombarda, ora cambiamo tutto”
Il Movimento 5 Stelle nel Lazio non ha mai fatto sconti alla giunta di Nicola Zingaretti in particolare su un tema: quello della gestione della Sanità. E ora che la Fase 2 è avviata, che l'emergenza è per il momento alle spalle, si può tornare a discutere più facilmente del futuro di un comparto così vitale per il futuro e il presente dei cittadini. Roberta Lombardi, esponente nazionale del M5s e capogruppo alla Pisana, spiega a Fanpage.it come in questi anni il modello inseguito dalla sanità laziale, sia stato molto simile a quello della Lombardia, un modello "che abbiamo visto fallire nella gestione dell'epidemia", e che "in modo plastico si può rappresentare così: una ritirata dai territori più periferici dei presidi sanitari, per accentrare tutto in grandi ospedali. La riorganizzazione della sanità nel Lazio ha portato a tagli di posti letto, tagli di presidi territoriali, chiusura di ospedali, arrivando al depauperamento dell'assistenza e i servizi per i cittadini".
Per Lombardi è ora di fare marcia indietro, e su questo il Movimento 5 Stelle è anche disponibile a dialogare con la maggioranza, ma a partire da un'inversione di tendenza chiara. "Ora è il momento per cambiare completamente la strategia facendo tutto il contrario di quello che si è fatto finora, partendo da una presa in carico territoriale dei pazienti, possibilmente domiciliare. L'obiettivo deve essere soprattutto la tutela di una popolazione sempre più malata, sempre più anziana e sempre più povera, lo strumento una rete sanitaria diffusa e di prossimità, dove si ricorre all'ospedalizzazione nei casi più gravi". Ma come si fa? "Con la prossimità dei servizi: più medici, di base, più presidi territoriali, più presa in carico domiciliare". Il Movimento 5 Stelle chiede dunque il superamento di un modello basato su grandi ospedali ad alta specializzazione, chiedendo ad esempio nelle sue proposte di rafforzare le unità Uscar, quelle che si occupano in questo momento dell'assistenza domiciliare per i malati Covid, estendendo il loro intervento dopo l'epidemia.
Ma Roberta Lombardi non attacca a testa bassa la gestione dell'epidemia da parte della maggioranza guidata da Nicola Zingaretti, mostrando un'onestà intellettuale che in una dichiarazione pubblica non è facile sentire di questi tempi: "Io mi sono posta una domanda tante volte, se fossi stata io governatrice? Cosa avrei potuto fare di diverso da quello che ha fato la giunta Zingaretti? Francamente non ho trovato una risposta, perché per giudicare queste situazioni ti devi trovare in prima linea e nessuno sapeva cosa bisognava fare con un'assoluta certezza". Ma questo non vuol dire che problemi non ci siano stati: "Le carenze sono state diverse, soprattutto negli approvvigionamenti dei dispostitivi di sicurezza e per le terapie, ma sono problemi che si sono verificati un po' ovunque in Italia e anche all'estero in altri paesi avanzati".
Ma per la Fase 2 le proposte del Movimento 5 Stelle alla Pisana non si limitano alla sanità, con l'approvazione oggi in aula di emendamenti che riguardano il sostegno alle imprese con prestiti a fondo perduto, sostegno agli affitti per le imprese, riduzione delle imposte e sostegno a chi riconverte la produzione. "#RipartiAmoLazio – Dal cuore della crisi verso nuove soluzioni", è poi la campagna informativa che il Movimento 5 Stelle sta promuovendo per divulgare ai cittadini i provvedimenti presi e le proposte per uscire dalla crisi innescata dall'emergenza sanitaria. Anche le pari opportunità al centro delle proposte accolte in aula oggi nel corso della discussione. "Un tema che sento molto questo – spiega Lombardi – anche come donna lavoratrice. Con la chiusura delle scuole stiamo assistendo a famiglie in difficoltà e a un passo indietro enorme sulle pari opportunità, perché è sulle donne che pesa la gestione della quotidianità dei bambini in molti casi. Per questo abbiamo scritto un pacchetto di aiuti economici e di riprogettazione dell'assistenza scolastica per andare a permettere ai bambini per tornare a una dimensione sociale più simile possibile alla normalità, e all'attività didattica, e per le mamme di tornare a lavoro senza essere penalizzate".
In ultimo, ma non per ultimo, i temi di rilevanza nazionale a partire dalla regola del secondo mandato del Movimento 5 Stelle, che sta tornando a essere messa in discussione con l'arrivo in scadenza di mandato delle sindache Virginia Raggi e Chiara Appendino. "È stata già fatta una deroga per quanto riguarda il cosiddetto mandato zero, che riguarda i consiglieri comunali che per così dire possono non conteggiare il primo mandato in un'aula comunale. I consiglieri comunali non hanno posizioni di potere, non hanno soldi da gestire ma sono in trincea, la questione del mantenimento a tutti i costi della poltrona viene parzialmente meno, in questo modo possiamo invece valorizzare un'esperienza che sta al limite con il volontariato. Però – lo dico come membro del comitato di garanzia – non possiamo procedere di deroga in deroga, il tema del superamento del secondo mandato va affrontato sul serio e una volta per tutte essendo una delle regole fondanti del Movimento 5 stelle. Basta escamotage ad hoc per sindaci, europarlamentari ecc…, il dibattito dobbiamo affrontarlo in modo pieno riorganizzando – se crediamo – il Movimento su nuove regole. Per farlo servono gli stati generali e una votazione". Anche Roberta Lombardi è alla scadenza del secondo mandato, ma nel suo futuro non vede un'altra corsa, almeno non per la presidenza della Regione Lazio: "Un'altra campagna elettorale da candidata governatrice? No grazie, sono sincera".