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Rifiuti, scontro sugli impianti a Cesano e Casal Selce: intanto il Campidoglio rischia l’emergenza

Dubbi sui progetti di Ama per i progetti di impianti di compostaggio a Cesano e Casal Selce. Il dipartimento di programmazione e Attuazione Urbanistica del Comune di Roma durante il primo incontro alla conferenza dei servizi ha rivelato alcune criticità per le due aree. Tuttavia per una bocciatura definitiva sarà necessario attendere i prossimi due incontri.
A cura di Alessia Rabbai
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Il Campidoglio ha dubbi relativi ai progetti proposti da Ama a Cesano e a Casal Selce, rispettivamente nel XV e nel XIII municipio di Roma. Due impianti di compostaggio per il trattamento della frazione organica che, secondo quanto pensato dalla società municipalizzata, a Cesano dovrebbero ospitare i rifiuti organici prodotti annualmente da circa 450mila abitanti, considerando come bacino d’utenza i municipi XIV, XV e parte del III, mentre a Casal Selce è previsto il conferimento del XIII, il XII e parte del XIV. Perplessità che sono state fatte presenti proprio dal dipartimento di Programmazione e Attuazione Urbanistica (Pau) del Comune di Roma, durante il primo dei tre incontri alla conferenza dei servizi per andare a valutazione di impatto ambientale. Si tratta di ostacoli che si sono presentati alla loro realizzazione. Sull'area di Cesano infatti la Soprintendenza ai Beni Culturali si è espressa con parere negativo per i vincoli presenti oltre a problemi di viabilità e di accessi. Il territorio individuato a Casal Selce presenta fondamentalmente due limiti: primo, l'area è già interessata da un'altra destinazione che è quella degli autodemolitori; secondo, la Regione Lazio l'ha sottoposta a vincolo paesaggio agrario di valore per per tutta la fascia che corre lungo via di Casal Selce. Si tratta tuttavia solo di un primo parere che per diventare bocciatura definitiva attende i prossimi due incontri. Nel primo infatti, è stata raccolta la documentazione, nel secondo si esprimeranno ufficialmente i singoli enti, mentre solo nel terzo si esprimerà la decisione finale della conferenza dei servizi per andare o meno a valutazione di impatto ambientale, come previsto dall'inter dopo la proposta del progetto.

I comitati a difesa del territorio: "Non abbassiamo la guardia"

Nel frattempo i comitati a difesa del territorio non abbassano la guardia. "Aspettiamo il parere definitivo prima di cantare vittoria. I dubbi riscontrati erano prevedibili fin dall'inizio, come il fatto che i problemi più grandi fossero di natura urbanistica – ha detto Giuseppe Strazzera, portavoce del Comitato Narno di Casal Selce, contattato da Fanpage – quell'area non è indicata per fare l'impianto di compostaggio". Oltre all'organico poi il Capidoglio dovrà ora anche capire come smaltire circa 500 tonnellate di rifiuto indifferenziato al giorno, preso atto che a fine mese non potranno più essere conferiti all'interno degli impianti di Trattamento meccanico biologico di Colari a Malagrotta. Provvedimento da rispettare alla luce dell'interdittiva antimafia.

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