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Rifiuti, impianti di compostaggio a Cesano e Casal Selce: presentati i progetti in Regione

Ama ha depositato presso la Regione Lazio i progetti per la costruzione degli impianti di compostaggio previsti a Cesano e a Casal Selce. I due centri, di tipo aerobico, tratteranno complessivamente fino a 100mila tonnellate annue di rifiuto organico e serviranno il quadrante nord ovest di Roma. I residenti “Siamo pronti alle barricate” ma Ama dichiara “Siti conformi”.
A cura di Alessia Rabbai
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I nuovi impianti di compostaggio saranno a Cesano e Casal Selce. Diventa sempre più concreto il progetto di realizzazione dei siti destinati allo smaltimento della frazione organica nei municipi XV e XIII. Venerdì 2 marzo scorso Ama ha depositato presso le direzioni tecniche competenti della Regione Lazio la documentazione dei due impianti con la valutazione d’impatto ambientale. Il progetto è stato presentato in Campidoglio dall’assessore alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale, Pinuccia Montanari, dal presidente della Commissione Ambiente, Daniele Diaco e dal presidente e amministratore delegato di Ama, Lorenzo Bagnacani.

Impianti di compostaggio: come funzionano

I due siti rispettivamente al servizio dei quadranti nord e ovest della Capitale, saranno in grado di trattare complessivamente fino a 100 mila tonnellate annue di scarti alimentari e organici (50 mila ciascuno), a cui si aggiungono 20 mila tonnellate di “scarti verdi” derivanti dalle attività di sfalcio e potatura (10 mila ciascuno).  “I nuovi centri di compostaggio saranno di tipo aerobico e di tecnologia sostenibile BAT (Best Available Technology) con lo svolgimento di processi naturali al chiuso e ad aerazione meccanica – si legge in una nota di Ama – La tecnologia installata e la particolare localizzazione dei due siti determineranno un impatto ambientale assolutamente positivo per il ciclo dei rifiuti dei due quadranti specifici e della città in generale". Le due strutture consentiranno alla città, secondo quanto dichiarato da Ama, un risparmio di oltre 5 milioni di euro all'anno sui trasporti e il trattamento fuori regione della frazione organica attualmente affidati a soggetti terzi.

Casal Selce: "Prima dell'impianto le opere pubbliche"

L'impianto di Casal Selce, di circa 20 ettari, dovrebbe sorgere nel territorio che si trova prima di arrivare sulla via Aurelia, dopo la Cava. "Come residenti ci mobiliteremo affinché il comune di Roma ascolti il territorio – ha detto a Fanpage.it Giuseppe Strazzera, attivista del Comitato Narno (Nuove alleanze Roma nord ovest) che da 30 anni si occupa dell'Urbanistica della periferia del XIII e del XIV municipio – Per il nostro quartiere non può esistere nessuna proposta di impianto di compostaggio finché non vengano realizzate le opere pubbliche di cui abbiamo bisogno e finché la periferia non sia resa autonoma. Come opere primarie ci servono le fogne: ci sono abitazioni a Casal Selce ancora prive di acqua potabile e di allacci fognari. Inoltre il bacino del Rio Galeria che serve da Selva Candida a Casal Selce è saturo e necessita di interventi per scongiurare un'altra alluvione come quella del 2014. In secondo luogo, nel quartiere mancano centri d’aggregazione: non c'è un centro anziani, non c'è un parco giochi per bambini e la scuola è in pessime condizioni".

Cesano: i residenti si mobilitano con una raccolta firme

I residenti di Cesano, Osteria Nuova e Ponte Galeria si sono mobilitati con una raccolta firme, oggi a un migliaio, e che saranno a breve depositate. "La periferia non è un posto in cui lasciare ciò che non si vuole. Siamo pronti ad autofinanziarci e a procedere per vie legali contro la realizzazione dell’impianto di compostaggio in via della Stazione di Cesano” hanno detto i cittadini di Osteria Nuova, Santa Maria di Galeria e Anguillara Sabazia. Una questione che sta preoccupando i residenti di tutta la Cassia non solo per ripercussioni relative alla salute ma anche per la questione della viabilità. "Cesano non ha strade idonee al transito di autocarri – ha detto Flavio Borfecchia, attivista del comitato di quartiere – inoltre avremmo il passaggio  giornaliero di veicoli per 365 giorni all’anno, con un impatto rilevante sulla qualità ambientale”. Un sito che nascerebbe in una zona già altamente compromessa onde radio e scorie nucleari dell’Enea Casaccia. L’impianto di compostaggio, secondo quanto dichiarato dai residenti, costituirebbe dunque un ulteriore peggioramento della qualità della vita per chi abita in questa periferia. “Nei pressi dell’area a ridosso della quale dovrebbe essere costruito l’impianto passa l’acquedotto di approvvigionamento idrico, un acquedotto antico augusteo, il depuratore Cobis che serve i comuni del Lago e l’acquedotto che rifornisce Roma” conclude il comitato.

Progetti di impianti, Ama: "I siti sono conformi"

Nonostante le preoccupazioni e le richieste dei residenti di essere interpellati, Ama scrive: "I due siti rispondono ai criteri di adeguatezza prestabiliti: proprietà pubblica, conformità della superficie, viabilità idonea, distanza dal centro abitato. In particolare, sono stati fatti approfondimenti sugli aspetti vincolistici, idrogeologici e paesaggistici. Grazie a questi due nuovi centri di compostaggio sarà possibile trasformare a “chilometri zero” gli scarti alimentari ed organici provenienti dalla raccolta differenziata dei quadranti limitrofi, per complessivi 900 mila cittadini serviti, in accordo con quanto previsto dal Piano per la Riduzione e la Gestione dei materiali post-consumo di Roma Capitale e dal Piano Industriale Ama 2017-2021".

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