Rifiuti, i dipendenti di Ama minacciano lo sciopero: “Senza mascherine vere non lavoriamo”
Se l'azienda non fornirà detergenti igienizzanti e mascherine adeguate, i dipendenti di Ama si fermeranno per uno sciopero di due giorni. I sindacati Fp-Cgil, Fit-Cisl e Fiadel hanno annunciato la possibilità di proclamare un'agitazione di 48 ore se Ama non metterà in atto, entro il 15 aprile, l'accordo firmato il 3 aprile tra i vertici aziendali e la rappresentanza sindacale interna sulla sicurezza per i lavoratori in materia di prevenzione del contagio da coronavirus. Lo sciopero potrebbe anche essere senza preavviso, perché "sulla salute non si media". Per i rappresentanti dei lavoratori, Ama "non fornisce i dispositivi di protezione individuale (mascherine ffp2 o ffp3) né detergenti adeguati per le operazioni di igienizzazione".
"Non si inizia il turno senza mascherine FFP2 o FFP3"
"Nessuno prenderà servizio senza i dispositivi di protezione necessari e le necessarie sanificazioni per tutelare gli operai. Ama ha deciso di fare la guerra ai propri dipendenti e non al virus. Non rispetta l'accordo, non fornisce le mascherine FFP2 e FFP3, non fornisce detergenti adeguati. Ha chiuso le docce per umiliare i lavoratori, non investe se non gli spiccioli, mentre aumenta gli stipendi di quadri e dirigenti in piena emergenza. Minaccia i lavoratori di ritorsioni se non accettano di usare la stessa mascherina per una settimana. Nessun lavoratore può essere punito per l'assenza dell'azienda e per la sua incapacità. Non si sale su un mezzo e non si entra nello spogliatoio se non sanificati almeno due volte a settimana e non si prende servizio senza FFP2 o FFP3", le ragioni dei sindacati.