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Rieti, partorisce un bimbo morto: “Non sapevo di essere incinta”. Indagata per infanticidio

Una donna, che ieri a Rieti ha partorito un bimbo morto tra le mura di casa, è indagata per infanticidio. Sono ancora da accertare le cause del decesso del piccolo, nel tentativo di capire se la sua morte sia avvenuta prima o dopo il parto. La donna aveva dichiarato di non sapere di essere incinta.
A cura di Tommaso Franchi
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Si è conclusa l‘autopsia sul corpo del neonato morto ieri a Rieti. Al momento non trapela ancora nulla sulle cause del decesso: l'unico dato certo è che la madre aveva partorito il piccolo tra le mura di casa, non in un ospedale. La donna ora è indagata per infanticidio dalla procura di Rieti. Le indagini dovranno accertare se il feto era vivo dopo il parto oppure se già in precedenza era senza battito. Per questo motivo il perito coinvolto nel caso si è riservato circa due mesi di tempo per maggiori accertamenti, cercando di dare una risposta a tutti gli interrogativi. Per il bambino, nonostante la corsa all'ospedale De Lellis del Comune reatino, non c'è stato nulla da fare: i medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso, nonostante i vari tentativi di rianimazione. Al suo fianco in ospedale c'era la donna che, in base a quanto riportato dal Messaggero, non sapeva di essere incinta. Ha dichiarato di essere all'oscuro della gravidanza e di "aver scoperto di essere incinta soltanto quando si è sentita male", per poi chiedere aiuto.

Aperta un'inchiesta

Ora la donna è al centro di un'inchiesta condotta dai carabinieri, coordinati dalla Procura di Rieti. Gli investigatori cercheranno di fare chiarezza sull'accaduto, verificando le eventuali responsabilità a carico della madre. Non è ancora chiaro se il decesso sia avvenuto in grembo oppure subito dopo il parto, così come non sono chiare le cause della morte. Ora gli uomini dell'Arma, insieme alla direzione sanitaria, sono al lavoro per capire quanto accaduto, dopo che proprio loro erano venuti a conoscenza della vicenda a seguito delle segnalazioni e della richiesta d'aiuto da parte della madre del piccolo. La donna è sempre stata vicino al bambino, accompagnandolo nell'ambulanza che correva verso l'ospedale. I tentativi di rianimare il piccolo sono stati inutili.

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