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La proposta di legge della Regione Lazio: “Senza vaccini niente scuola fino a 14 anni”

La Regione Lazio ha deciso di presentare la prossima settimana una proposta di legge per estendere l’obbligo vaccinale a 14 anni ai fini della frequentazione scolastica. Si vuole evitare che si ripetano casi come quello del bambino immunodepresso che non può tornare in casse perché cinque compagni non sono stati vaccinati.
A cura di Natascia Grbic
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Vaccini obbligatori fino a 14 anni. Questa è la proposta di legge che sarà fatta dalla Regione Lazio la prossima settimana, in modo da risolvere il problema della copertura vaccinale che per adesso non include i bambini delle scuole elementari e medie. La decisione di estendere l'obbligo è stata presa dalla Commissione Sanità della Regione Lazio dopo che la scorsa settimana è esploso il caso del bimbo immunodepresso che non può tornare in classe perché cinque compagni non sono stati vaccinati. Allo stato attuale, infatti, la profilassi per entrare a scuola è obbligatoria solo per i bambini di età compresa tra gli 0 e i 6 anni: al dì sopra, è facoltativa. E l'unico modo che ha la Regione di intervenire in questi casi è quello di fare una multa. Una misura insufficiente per tutelare i piccoli immunodepressi, che in questo modo non possono ricevere tutte le tutele necessarie per la loro condizione. Ed è per questo che, ai fini della frequentazione scolastica, si vuole estendere l'obbligo vaccinale fino ai 14 anni. I tempi per l'approvazione sono ovviamente ancora incerti, ma la nuova legge potrebbe entrare in vigore già per il prossimo anno scolastico.

Bimbo immunodepresso non può tornare a scuola: 5 compagni non sono vaccinati

La decisione di estendere l'obbligo vaccinale ai 14 anni di età è stata presa dalla Regione Lazio dopo che è esploso il caso del bambino immunodepresso che non può tornare a scuola perché cinque compagni di classe non sono vaccinati. Il piccolo – che ha solo otto anni – ha combattuto contro la leucemia, sottoponendosi a cicli di chemioterapia per debellare il male: la malattia è adesso in remissione, ma non è guarito completamente. Il suo rientro a scuola era previsto per l'8 febbraio, ma allo stato attuale non c'è stato nulla da fare: il piccolo è ancora a casa e si chiede ogni giorno come mai non può andare in classe con i suoi amici. La legge della Regione Lazio sarà pensata come una tutela per tutti quei bambini che si trovano nella sua stessa situazione e far sì che si possa intervenire in casi di questo tipo.

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