Con una lettera indirizzata alla Commissione per i referendum di Roma Capitale, i rappresentanti del Comitato promotore dei due quesiti sulla liberalizzazione del trasporto pubblico locale, su cui i romani sono chiamati a pronunciarsi il prossimo sabato, hanno posto la questione dei 700 conducenti di Atac che, secondo quanto riferito da il Messaggero, hanno chiesto agli uffici aziendali il permesso per partecipare come scrutatori alla consultazione.
"Considerato che Roma Capitale dispone di un Albo degli scrutatori composto da n. 176.762 cittadini iscritti, come da deliberazione della Commissione elettorale di Roma Capitale del 15 gennaio 2018, verbale n.1318, risulterebbe del tutto irragionevole il coinvolgimento nella composizione degli uffici elettorali di sezione di soggetti che manifestamente, in forza rapporto di lavoro subordinato verso la Società Atac S.p.a., vedono ex se compromessa la serenità e terzietà circa l'esito dello spoglio, vulnerando irrimediabilmente la regolarità delle operazioni elettorali", si legge nella lettera.
Nella missiva il presidente del Comitato Francesco Mingiardi, assieme al deputato Riccardo Magi e al consigliere regionale Alessandro Capriccioli dei Radicali, paventano così un possibile conflitto d'interesse per gli scrutatori-autisti, chiedendo un incontro "urgente alla Commissione per "verificare la rispondenza di tale circostanza a ragioni della regolarità della consultazione". Inoltre diffidano "l'Amministrazione di Roma Capitale, per quanto riguarda la surroga dei presidenti di seggio, ex art. 20, comma 5, del DpR 16 maggio 1960, n. 570 recante il Testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle Amministrazioni comunali, dal procedere alla nomina su delegazione del sindaco di soggetti che versino nelle condizioni di cui al capoverso precedente".