“Rebibbia Regna”, Zerocalcare realizzerà un murales nella metro del suo quartiere

"Perché sono innamorato di Rebibbia? Ci sono un sacco di risposte a questa domanda. Prima di tutto perché è un posto che è quasi un'oasi in questa città, è un posto super tranquillo, dove tutto scorre lentamente. Ci sono le casette basse sembra quasi di stare al mare, come dico sempre: è a metà tra Pescara e San Francisco, abbiamo anche le palme. Qui ci vieni solo se conosci qualcuno, quindi molte persone pensano che Rebibbia sia solo il carcere. Un quartiere che viene percepito come il Bronx per la presenza del carcere in realtà è tutt'altro". Così recentemente Zerocalcare ha parlato del quartiere alla periferia nord-est di Roma dov'è cresciuto e dove vive tutt'ora. Rebibbia, i personaggi del quartiere e la leggenda del Mammuth che c'è ma che (quasi) nessuno ha mai visto, ritorna spesso nei libri quanto nelle storie del blog a fumetti di Zerocalcare: punto di riferimento e quinta dell'azione di amici immaginari e non.
Reduce dalle presentazioni del suo nuovo libro "Dimentica il mio nome", Zerocalcare si prepara a lasciare il segno non solo nel fumetto nostrano ma anche nel suo quartiere: il prossimo 2 e 3 dicembre realizzerà un murales proprio all'interno della fermata della metropolitana di Rebibbia. L'iniziativa si svolgerà all'interno del programma della fiera nazionale della piccola e media editoria "Più libri Più liberi", che si terrà come di consueto al Palazzo delle Esposizioni. L'iniziativa sarà realizzata in collaborazione con Atac e con Roma Capitale.
Ad applaudire all'iniziativa anche il vicesindaco Luigi Nieri: "Roma sta diventando sempre più capitale della street art – ha dichiarato – Siamo lieti che il fumettista romano Zerocalcare regalerà alla città un murales. Il 2 e 3 dicembre Zero realizzerà, infatti, un murales nella stazione metro di Rebibbia, il quartiere dove abita e che ama. L’evento è realizzato in collaborazione con Atac. L’amministrazione capitolina incoraggia e promuove queste manifestazioni artistiche contemporanee, che ci avvicinano sempre di più alle grandi capitali europee".