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Rapita e stuprata dall’ex per tre giorni: si salva gettandosi dall’auto all’outlet di Castel Romano

Una ragazza di 28 anni è stata rapita e stuprata per tre giorni dall’ex fidanzato: segregata in un appartamento, si è salvata gettandosi fuori dall’auto in corsa all’altezza dell’outlet di Castel Romano, dove ha attirato l’attenzione dei passanti. Colpita con calci e pugni dal suo aguzzino, è stata salvata dalle persone presenti nel parcheggio.
A cura di Natascia Grbic
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Un uomo di trent'anni è stato arrestato dalla polizia dopo aver rapito, picchiato e stuprato per tre giorni la sua ex ragazza. La giovane, di 28 anni, è stata ricoverata in ospedale e sottoposta al protocollo per le vittime degli abusi sessuali: al nosocomio sono arrivati anche i suoi genitori, giunti a Roma per assisterla. L'incubo si è svolto tra tre città diverse: Siena, Foligno e Roma. Il trentenne, già noto alla polizia, è stato rintracciato nella cittadina umbra, dove ha la residenza, e arrestato. I particolari della storia sono agghiaccianti: la 28enne, madre di due figli, è stata costretta a seguire il suo ex da Siena a Foligno: qui è stata segregata in casa per tre giorni, dal 31 luglio al pomeriggio di venerdì 2 agosto, quando è stata fatta salire in auto e portata a Roma. All'altezza dell'outlet di Castel Romano la donna, vedendo che nel parcheggio del centro commerciale c'erano numerosi avventori, si è gettata dall'auto in corsa. E qui ha iniziato a urlare con tutte le sue forze per chiedere aiuto e liberarsi del suo aguzzino.

Rapita e stuprata per tre giorni dall'ex: salvata dagli avventori del centro commerciale

Purtroppo per lei, l'incubo non era ancora finito. Incurante dei passanti, e forse sperando di farla franca, l'uomo l'ha raggiunta colpendola con calci e pugni: voleva forzarla a salire in macchina e continuare così a infierire su di lei. Fortunatamente, le persone all'interno del parcheggio dell'outlet di Castel Romano e alcune guardie giurate, non sono rimaste a guardare, ma l'hanno raggiunta e l'hanno strappata dalle grinfie del trentenne, che si è dileguato prima dell'arrivo degli agenti del commissariato Spinaceto. Soccorsa dalla polizia, ha raccontato di aver avuto una relazione con l'uomo durata circa un anno e terminata a causa dei continui soprusi e delle violenze fisiche e psicologiche cui lei e i suoi figli erano costantemente sottoposti. La donna era stata anche minacciata affinché non rivelasse a nessuno gli abusi cui era costretta.

Lo stratagemma della polizia di Roma per l'arresto dell'aggressore

Subito dopo aver soccorso la giovane, sono iniziate le operazioni per rintracciare e arrestare il sequestratore, che nel frattempo era tornato a Foligno, dove risiede. Identificarlo non è stato difficile, anche grazie alle telecamere di videosorveglianza presenti nell'outlet, che hanno ripreso non solo la violenza nei confronti della donna, ma anche la targa e il modello di macchina usati dall'aggressore. Gli agenti della polizia di Roma sono così andati a Foligno, dove ad attenderli hanno trovato i colleghi di zona: le prime ricerche dell'uomo però, hanno dato esito negativo. In serata, la svolta: è stata rintracciata una donna, testimone della violenza cui era stata sottoposta la 28enne. Dopo aver ideato uno stratagemma, hanno attirato il trentenne alla stazione dei treni di Foligno, per procedere all'arresto. Forse sospettando qualcosa, l'uomo ha parcheggiato la macchina in un punto distante da quello dell'incontro e si è poi avviato a piedi: ma è stato bloccato e portato nel carcere di Spoleto. Adesso dovrà rispondere delle accuse di sequestro di persona, violenza sessuale, minacce e lesioni.

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