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Rapine a Piazza Bologna, aggredivano commercianti e passanti: un arresto e una denuncia

Un 19enne insieme a un suo complice minorenne sono stati fermati dai carabinieri con l’accusa di rapina aggravata: rubavano denaro a commercianti e passanti nella zona. Sono ritenuti responsabili di tre colpi. Il 19enne è stato messo agli arresti domiciliari mentre il 17enne denunciato alla Procura dei Minori.
A cura di Alessia Rabbai
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Rapinavano commercianti e passanti nella zona di Piazza Bologna, a Roma. Un ragazzo di 19 anni e il suo complice minorenne sono stati fermati dai carabinieri con l'accusa di rapina in concorso. Erano diventati in breve tempo il terrore del quartiere dove scorrazzavano derubando persone in strada e facendo dispetti a commercianti. I militari erano sulle loro tracce dallo scorso mese di aprile e, al termine di una laboriosa indagine, sono riusciti a identificarli e bloccarli. A finire in manette un 19enne romano, con numerosi precedenti analoghi, ora ai domiciliari. Il suo complice, un 17enne, è stato denunciato alla Procura per i Minorenni. Sono almeno tre i colpi che i carabinieri di cui sono ritenuti responsabili, grazie alle denunce delle vittime e alle immagini delle telecamere di videosorveglianza passate al vaglio durante le indagini. Il primo colpo risale allo scorso aprile: vittima un 17enne romano che è stato minacciato con un coltello e derubato del denaro che possedeva; il secondo e il terzo, compiuti a pochi minuti di distanza, rispettivamente ai danni di un minimarket gestito da un cittadino del Bangladesh, preso a calci e rapinato di alcuni prodotti alimentari, e un vicino negozio gestito da un cittadino cinese che, ha reagito riuscendo a metterli in fuga senza riuscire a portare via nulla. Il colpo sfumato non è andato giù ai rapinatori, al punto che hanno minacciato di tornare per dare fuoco al negozio.

Gli ultimi 2 casi descritti, inoltre, rientrano in un più ampio numero di rapine mai denunciate alle forze dell’ordine e messe in atto con lo stesso modo di operare utilizzato dai ragazzi identificati dai carabinieri: per questo motivo i militari stanno tuttora raccogliendo gli elementi utili a verificare se possano essere a loro riconducibili.

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