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Rapine a mano armata in tutta Ostia, sgominata la “banda della mascherina”

Sei rapine nel mese di luglio in tutto il X Municipio di Roma: sgominata la banda della mascherina che aveva terrorizzato i negozi di Ostia e dintorni. Un gruppo di quattro persone è stato arrestato dai carabinieri, gravemente indiziato dei reati a vario titolo per rapina a mano armata e ricettazione.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Uno dei rapinatori in azione in uno dei tanti esercizi commerciali di Ostia presi di mira.
Uno dei rapinatori in azione in uno dei tanti esercizi commerciali di Ostia presi di mira.

Una banda di rapinatori sgominata nella Capitale: quattro persone, tutte del posto, erano state il terrore degli esercenti commerciali di Ostia colpendo almeno sei volte nel solo mese di luglio, seminando il panico nella cittadina che un tempo ospitava il porto di Roma Antica, sorgendo alla foce del Tevere. I quattro componenti della banda sono stati raggiunti da un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, dopo le indagini condotte dal Gruppo Reati Gravi contro il Patrimonio e gli Stupefacenti diretto dal procuratore aggiunta dottoressa Lucia Lotti, ed eseguito dai carabinieri di Ostia: sono tutti indagati a vario titolo per rapina a mano armata e ricettazione.

I quattro, di cui tre già noti alle forze dell'ordine per precedenti specifici, sono tutti originari e residenti nella Capitale: le indagini riguardano soprattutto sei colpi, tutti nel mese di luglio, nella zona del X Municipio. Le indagini si sono concentrate proprio sulla pista di una banda "specializzata", visto che il modus operandi era sempre lo stesso. Ovvero, fare irruzione nell'esercizio commerciale "scelto" per il colpo armati di coltello e pistola, con il volto nascosto dal casco e da una mascherina, quindi arraffare tutto il denaro che fosse possibile portare via, e quindi scappare a bordo di motociclette rubate. Incrociando i filmati di videosorveglianza dei negozi ed incrociando anche i tabulati telefonici della zona, si è venuti dunque a capo della banda, formata dalle quattro persone indagate.  Durante i controlli, è stata ritrovata anche una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa, che è risultata compatibile con quella utilizzata dalla banda durante i colpi. I quattro sono stati quindi, dopo le formalità di rito, assegnati alle case circondariali di Regina Coeli e di Rebibbia.

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