Raggirarono Aurelia, la sorella di Alberto Sordi: il pm chiede 9 condanne
Raggirarono Aurelia, la sorella di Alberto Sordi, ottenendo una delega per avere accesso ai suoi conti correnti e poter prelevare denaro. Nel processo per il presunto raggiro a danno della donna che è svolto davanti al Tribunale Monocratico di Roma, il pm Eugenio Albamonte ha chiesto 9 condanne: quattro anni nei confronti del notaio e dell'avvocato, tre per autista e factotum attore. La signora Aurelia è morta nell'ottobre 2014. La richiesta di condanna di reclusione è indirizzata al notaio Gabriele Sciumbata e all'avvocato Francesca Piccolella. L'accusa ha, inoltre, chiesto di infliggere 3 anni e 5 mesi con una multa di 2000 euro ad Arturo Artadi, storico autista dell'attore e factotum della famiglia e 2 anni all'avvocato Carlo Farina.
Nei confronti degli imputati l'accusa è di circonvenzione di incapace in riferimento alla delega con cui la sorella di Sordi avrebbe dato il via libera ad Artadi di accedere sui suoi risparmi e poterne fare l'uso che meglio avessero ritenuto. Infine la Procura ha chiesto di condannare a 2 anni e 6 mesi, per l'accusa di ricettazione, cinque dipendenti della casa di Sordi, a via Caracalla. I cinque sono accusati di avere ricevuto, in qualità di destinatari illegittimi dal patrimonio di Sordi, complessivamente 2,5 milioni di euro.