Raggi presenta il piano rifiuti. Scettico il governo: “Ambizioso ma poco credibile”
Rientrata al momento l'emergenza, tolti i cumuli di rifiuti per le strade della capitale, la sindaca di Roma Virginia Raggi ha incontrato oggi il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti presentando il piano rifiuti messo a punto dal Campidoglio. "Siamo soddisfatti – ha detto al termine del vertice nella sede del ministero la sindaca – ci rivedremo per un nuovo tavolo con la Regione per lavorare al piano rifiuti di portata regionale e che speriamo approvi quanto prima".
Il piano punta tutto su un aumento consistente della raccolta differenziata, con l'obiettivo di arrivare al 70% entro tre anni, dicendo ‘no' a nuove discariche e a nuovi impianti, come vorrebbe invece la Regione Lazio. Se il M5s ha deciso di abbassare i termini dello scontro istituzionali, dopo le dure accuse delle scorse settimane, il tono del ministro Galletti è interlocutorio ma di sicuro non soddisfatto: "Mi sembra un piano molto virtuoso per essere contestualmente credibile. Poi se ci convinceranno che questa virtuosità è supportata da dati tecnici importanti ben venga. Io oggi qualche perplessità ce l'ho". L'assessora all'Ambiente Pinuccia Montanari invece torna a chiedere maggiori risorse per la capitale in temi di rifiuti: "Ci dovrebbero almeno 20 milioni all'anno".
Il ministro del governo Gentiloni non è convinto che sia possibile portare all'estero i rifiuti di Roma solo fino al 2018 e mette anche in dubbio gli effetti della differenziata: "Io credo davvero che questi dati vadano verificati con molta attenzione. Voglio vederci chiaro su come si intenda raggiungere obiettivi così performanti in così poco tempo. Detto questo ci sono altri numeri che non tornano che approfondiremo nel tavolo tecnico".
"Dicono che ridurranno i rifiuti del 13% entro il 2021 quando la direttiva europea che ha un target molto performante fissa il 10% entro il 2030, io dico che voglio vedere come fai a farlo. – prosegue il ministro – Se mi dici che arrivi al 70% di differenziata entro il 2021 io non posso che essere contento ma la direttiva Ue fissa al 2030 il raggiungimento del 65%. È vero che ci sono Comuni molto virtuosi che stanno facendo bene ma Roma ha una sua complessità e non è un piccolo paese di provincia".