Raggi chiede “più poteri per Roma”. Il ministro Calenda: “Si sta sfiorando il ridicolo”
Prima dell'incontro, fissato per il prossimo 17 ottobre, prosegue lo scontro tra il sindaco di Roma Virginia Raggi e il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. Al centro degli screzi, continui botta e risposta che vanno avanti ormai da giorni, c'è sempre il Tavolo interistituzionale per il rilancio della Capitale. Un vertice che tra due settimane vedrà riuniti il sindaco, la Regione Lazio e il Governo. Dopo le polemiche sulle difficoltà a fissare una data (Calenda aveva accusato la Raggi di non rispondergli al telefono), adesso il ministro attacca la prima cittadina, accusandola di disinteresse in vista del lavoro preliminare necessario affinché il Tavolo del prossimo 17 ottobre sia "una riunione operativa e non solo cerimoniale". E a gettare benzina sul fuoco ci ha pensato la stessa Raggi, che ha inviato una lettera al ministro in cui gli ha ribadito "l'opportunità di cooperare per il rilancio della città di Roma Capitale" chiedendogli, in sostanza, più poteri per la Capitale.
Calenda: Sul Tavolo Roma si sta superando la soglia del ridicolo
Una lettera a cui Calenda ha replicato a muso duro: "La situazione del Tavolo Roma sta rapidamente superando la soglia del ridicolo. Dal 21 settembre scorso – giorno in cui abbiamo inviato la prima lettera per l'avvio del Tavolo – cerco di parlare con la sindaca di Roma in merito al lavoro preliminare da svolgere in vista della riunione fissata il 17 ottobre, prima data utile nella sua agenda, alla quale tutti gli altri partecipanti hanno dovuto adattarsi. Ad oggi non sono riuscito ad avere un contatto diverso da un sms di circostanza; continuo però a ricevere lettere sconclusionate sui più vari argomenti". Calenda ha poi posto un aut aut alla sindaca: "Ritengo urgente incontrare la sindaca nelle prossime 48 ore per verificare la reale disponibilità a proseguire nel percorso individuato con il Tavolo".
La replica: Chiedere più poteri per Roma non è ridicolo
A stretto giro arriva la controreplica di Virginia Raggi: "Chiedere più poteri per Roma Capitale non è ridicolo. Il tavolo per il rilancio della città lo chiediamo da tempo e deve tenersi: il 17 ottobre noi ci saremo. Già domani è prevista una riunione preparatoria tra delegazioni tecniche con il ministero". Una risposta che sembra mettere un freno alle polemiche. Nella missiva Raggi ha sottolineato "la necessità di una semplificazione normativa e amministrativa" per far sì che la Capitale possa agire in maniera diretta e più efficace su tutti i soggetti che operano sul territorio. Per quanto riguarda il Tavolo di lavoro, in sostanza Raggi ha chiesto di estendere l'invito anche ad altri rappresentanti istituzionali, e ha auspicato che il Tavolo non si limiti a passi operativi a breve termine.